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Prandelli ed il feeling con i numeri 9: ora tocca a Vlahovic diventare un top

Alessandro Bracali

Sotto la gestione del tecnico di Orzinuovi, il serbo è diventato un punto di riferimento per la Fiorentina

Non c'è che dire: Cesare Prandelli sa come lavorare con i centravanti. La sua carriera di allenatore parla chiaro: di bomber ne ha lanciati tanti, trasformandoli da idee di attaccanti a vere punte centrali di riferimento. I nomi più importanti sono ovviamente quelli relativi agli anni di Parma ed a quelli in riva all'Arno, basti pensare all'esplosione che con lui hanno avuto Adriano e Alberto Gilardino o alla definitiva consacrazione di Luca Toni. E che dire di Mario Balotelli e dell'Europeo da assoluto protagonista in azzurro con il tecnico di Orzinuovi sulla panchina della Nazionale. Adesso può essere il turno di Dusan Vlahovic, che con il ritorno di Prandelli a Firenze ha ricevuto stima illimitata e sempre e comunque una maglia da titolare, anche all'inizio, quando il rendimento del serbo non era certo esaltante, anche perché reduce da una gestione, quella di Iachini, che non lo stava aiutando.

Ma che con Prandelli Vlahovic fosse un altro lo si era capito quasi subito, vedendone l'atteggiamento e l'impegno in campo, e dopo le due traverse con Milan ed Atalanta sono arrivati anche i gol. Quello di ieri sera poi è stato spettacolare, in acrobazia, nonostante la porta fosse sguarnita. Adesso il numero 9 gigliato può solo crescere e migliorare ancora, seguendo i consigli del suo allenatore e diventando uno degli attaccanti più forti del campionato. Quell'attaccante che dovrà rappresentare assolutamente una delle colonne su cui ricostruire la Fiorentina che verrà.