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Sarà che il tifoso è sempre incontentabile. E sarà pure che ormai siamo tutti assuefatti alla logica della plusvalenza, del bilancio, delle "bandiere che non esistono più"... Capita così che se davvero Rocco Commisso riesce a dire no ai milioni della Juve per Federico Chiesa, piovono pareri perplessi. O addirittura vere e proprie critiche. Persino da osservatori e addetti ai lavori di fede viola. Si svaria da "E' sbagliato trattenerlo controvoglia", fino al "Con i soldi della cessione si poteva fare una Fiorentina più forte". Può anche darsi, ma non ci sono controprove. E soprattutto al momento non si sa quali acquisti arriveranno e quale sarà il valore della squadra, del resto il 10 agosto è ancora lontano. Ma intanto dopo anni in cui il motto era "chi vuole andare via alzi la mano e sarà accontentato", Commisso ha lanciato un segnale. Certo da solo non basta e sarà il campo, come sempre, il giudice supremo. Nel frattempo il tifoso viola può aggrapparsi all'identikit dei giocatori nel mirino e ad un monte ingaggi destinato a crescere subito, rispetto all'austerity dell'ultimo periodo dellavalliano. E ripartire da un "top player" che la Juve avrebbe voluto affiancare a Cristiano Ronaldo&co. per provare a vincere la Champions. Un giocatore come Chiesa la Fiorentina di oggi non avrebbe mai potuto comprarlo e vederlo ancora in viola non è, forse, una brutta notizia. PARENTI-PROCURATORI, L'ANOMALIA DI BABBO CHIESA
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