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Guida alla nuova Conference League: dal Chelsea spendaccione al miracolo Heidenheim

Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Il calcio europeo in questa stagione ci ha regalato tante belle favole. Il Bologna in Italia, il Brest in Francia, il Leverkusen che finalmente vince un titolo domestico, il super Girona. Ma una delle, se non, la più incredibile di tutte è quella dell'Heidenheim. Piccolo club della Baviera, espressione di una città di 49mila abitanti. La squadra è stata rifondata nel 2007, ripartendo dai bassifondi del calcio tedesco. La presidenza viene affidata a Holger Sanwald, legato calcisticamente alla città. L'allenatore scelto in quell'anno è Frank Schmidt. Perché dovrebbe interessare l'allenatore del club nel 2007? Perché incredibilmente è ancora lo stesso, Schmidt, nativo proprio di Heidenheim, ha guidato la scalata dall'interregionale alla Bundesliga nel 2023. E non solo, il club, da neopromosso, con un valore di 66 milioni è arrivato ottavo. E così come l'Italia, anche la Germania, grazie ai suoi punti nel ranking Uefa, porta 8 squadre in Europa. L'Heidenheim incredibilmente è in Conference, sorpassando all'ultimo tuffo il più blasonato Friburgo. Nella squadra gioca Beste, ex obiettivo della Fiorentina, che ha disputato una super stagione con 8 gol e 13 assist. Lui e Dinkci, l'altro esterno d'attacco, da soli valgono quasi come metà della rosa, e hanno fatto segnare a raffica il bomber scafato Kleindienst.

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