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L'intervista

Canovi a VN: “Vlahovic d’accordo con l’agente. Commisso? Dichiarazioni ingenue”

Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images

"Difficile che un procuratore dica qualcosa che il giocatore non pensa. E le dichiarazioni di Commisso appartengono al calcio del passato". Parola di Dario Canovi, procuratore che ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni.

Filippo Caroli

La questione relativa al rinnovo di Dusan Vlahovic sta tenendo sulle spine tutta Firenze. Abbiamo deciso di affrontare questo tema con chi conosce alla perfezione il mare magnum del mondo dei procuratori: Dario Canovi. Lo storico agente ha concesso un'intervista in esclusiva a Violanews.com. Queste sono le sue dichiarazioni:

Buonasera Canovi, le chiedo subito che impressione le ha fatto la Fiorentina fin qui, con un occhio al Napoli che arriva domenica...

"Credo i risultati fin ora, sia nei numeri che nel gioco, ci siano. A volte sono stati fortunati, a volte meno, ma credo che i Viola meritino i punti che hanno in classifica. La partita col Napoli rappresenta una cartina tornasole per i gigliati. Fare risultato con gli azzurri rappresenterebbe una svolta."

Il tema più caldo delle ultime ore, però, è rappresentato dalla questione Vlahovic. Avrà certamente letto le parole di Commisso.

"Mi sembrano dichiarazioni un po' ingenue da parte del numero uno Viola. Sono dichiarazioni del calcio di trent'anni fa, non di quello di adesso. L'errore è stato fatto l'anno scorso quando Prandelli disse: 'Punto su di lui'. Lì andava rinnovato il suo contratto. Ora il classe 2000 e il suo agente si palleggiano la responsabilità di dire di no alla Fiorentina. Personalmente la vedo male. I guadagni che potrebbe fare fuori da Firenze sono di gran lunga superiori di quelli che gli garantirebbe la squadra gigliata, per quanto grandi possano essere."

Ecco, proprio il tema dei procuratori e del loro potere decisionale è di strettissima attualità, possono arrivare anche a "scavalcare" i giocatori?

"Secondo me è molto difficile che questo avvenga. L'ultima parola è sempre del giocatore. Non penso che Ristic dica qualcosa che Vlahovic non pensa. Penso che i due siano, giustamente, sulla stessa lunghezza d'onda. Se il procuratore dice di no è perché anche il calciatore dice di no."

A questo punto il futuro di Vlahovic è sempre più lontano dalla Fiorentina?

"Credo che comunque sia difficile che il suo futuro sia a tinte Viola, anche in caso di rinnovo. Se dovesse firmare, firmerebbe con una clausola per liberarsi ad una certa cifra. Ha possibilità di giocare in grandi club con grandi mire e prospettive. Con tutto il rispetto per la Fiorentina che non è il Manchester o il Chelsea"

La Fiorentina non è però l'unica alle prese con un rinnovo spinoso: pensiamo a Dybala, Kessié o Mbappé...

"Il mondo dei procuratori è cambiato perché i guadagni di adesso sono molto diversi da quelli di un tempo. Parliamo di commissioni che raggiungono cifre con tantissimi zeri. Stesso discorso per i contratti dei calciatori, alcuni possono arrivare a guadagnare 8-9 milioni o più. Questo comporta che ci sia la possibilità che un giocatore non firmi, viste le prospettive professionali."

A questo punto cosa dovrebbe fare la società Viola?

"Dovrebbe cercare di raggiungere un accordo che preveda una cifra di svincolo, è l'unica maniera. Penso sia molto difficile raggiungere un'intesa se la società non deciderà di inserire una clausola rescissoria che avvantaggi, in questo modo, il ragazzo."

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