"Quella imboccata dalla Fiorentina è una strada condivisa dalla maggior parte dei club, ma la conseguenza è un senso di precarietà che in città non si registrava da tempo. Mentre la tendenza sul mercato è sempre più orientata a formule temporanee che rimandino gli esborsi, anche in base al rendimento del calciatore, la sensazione che dietro ad un acquisto a titolo definitivo ci sia tutt’altra programmazione resta, confermando un’incertezza che anche parecchi tifosi viola recentemente denunciano".
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Una squadra in prestito: da Jovic al portiere, il mercato sarà di passaggio
Un perenne giro dell'oca
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Così il Corriere Fiorentino inizia la sua analisi della strategia della Fiorentina sul mercato. Tre anni fa, appena arrivata la nuova proprietà sembrava preludere a altri tipi di investimenti. Ora un cambio di prospettiva rispetto ai primi mercato, le logiche di bilancio si sono fatte sentire e non solo in termini di monte ingaggi, comunque destinato a scendere.
Lo conferma il profilo di Jovic, il più gettonato per rinforzare l'attacco: con il Real e Ramadani si tratta la partecipazione all'ingaggio da 6 milioni, il nodo è l'opzione di riscatto sul prestito. Logica che riguarderebbe anche Milinkovic-Savic, così da ridiscutere il prossimo anno i costi di acquisto. Conferme alla prospettiva annuale che spinge la società a ridiscutere i programmi tra una stagione e l’altra, ma che rischia di obbligare la Fiorentina a dover sempre ripartire dall’inizio come in un perenne giro dell’oca.
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