Buso: “Vi spiego la scelta di mettere Mandragora come difensore centrale”

Renato Buso, ospite ai microfoni di "Radio Bruno", nel programma "A Pranzo col Pentasport", così sulla sfida col Torino e sulle ambizioni europee dei viola:

Il Torino, sotto il punto di vista agonistico, ha fatto una grande partita, d'altra parte abbiamo visto una Fiorentina in difficoltà nel recuperare alto, ha subito molto la fisicità dei granata e ha, paradossalmente, creato pochissime occasioni. Avevamo negli occhi la sfida contro la Lazio, dove doveva vincere 4-0, dunque dal secondo tempo in vantaggio numerico, ci si aspettava di più. Ho visto una Fiorentina rinunciataria, con un allenatore che, impaurito dalle ammonizioni, ha fatto scelte altrettanto rinunciatarie. La scelta di Mandragora dietro è tutto sommato comprensibile in costruzione, ma il vero problema è stata la perdita di brillantezza, qualità. Nel secondo tempo hai giocato solo nel campo del Torino, ma è mancata proprio la giocata di qualità. La possibilità Nzola-Belotti a Torino? Sarebbe stato un attacco troppo statico con cui la difesa del Torino sarebbe andata a nozze. Con Arhur fuori, cosa manca a Maxime Lopez per essere effettivamente il sostituto adeguato del brasiliano? Lo vedo quasi un po' spaesato. Non può limitarsi alla giocata in orizzontale, gli manca quel coraggio di buttarsi anche tra le linee come faceva a Sassuolo. La classifica rispetto a gennaio è un peccato, ma sono fiducioso perché non ho mai visto una Fiorentina che subisce l'avversario; il suo più grande problema è se stessa. Serve una squadra consapevole dei propri mezzi per scardinare la classifica e insidiarsi in un posto europeo.

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