4-1-4-1? Funziona se hai un attaccante come Belotti, non come Beltran. Entrambi sono molto bravi di lottare sulle seconde palle, sull'uscita degli avversari, sono bravi nelle capacità difensive. Ma Belotti sporca tutte le palle, non si fa togliere la palla facilmente, non si fa anticipare, contesta le ripartenze avversarie e dunque fa fare più fatica agli altri a iniziare l'azione.
Perché Italiano va via? Magari lo spiegherà, le cose si fanno insieme e si migliora insieme. Questa società ha lottato per avere Italiano, non è stato facile portarlo a Firenze. Dopo qualche anno si cambia, anche Prandelli e Montella sono arrivati a 4 o 5 anni. Per Italiano c'è la voglia di rischiare un po' di più, di trovare qualcosa di più, non diamo colpa alla società perché a volte anche l'ambiente l'ha contestato e può entrarci anche questo. Finiamo bene questi tre anni e lasciamoci un bel ricordo, che sono la maggiore ricchezza che abbiamo".
Arthur? Se resti con lui è perché vuoi giocare in un certo modo, ha un'interpretazione particolare del ruolo. E' un giocatore che determina un pensiero di stare in campo di una squadra. In un 4-3-3 può essere il perno, ma è caro. Caro quanto però? Non è che un altro viene a meno, ripartiamo anche dalle certezze che ci sono.
Crescita? La Fiorentina è in crescita, spero che lo sia ancora. Se la Fiorentina vince un trofeo, si qualifica per l'Europa League, la crescita è consolidata. E quello che lascerà Italiano sarà una crescita che può andare avanti. Se Biraghi tira su un trofeo, sarebbe un modo superiore di raggiungere un traguardo. Incidere il nome 'Fiorentina' col pennino su una coppa resta".
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