Non c'è altra strada
—La città nelle ultime ore - come sempre accade a Firenze - aveva già cominciato a dividersi tra gli elogi e le critiche al tecnico siciliano. Eppure, messe da parte le reazioni umorali, è veramente arduo, al limite dell'autolesionistico, non riconoscere gli enormi meriti di Italiano nella crescita esponenziale degli ultimi due anni. Sotto ogni punto di vista: questa rosa è a immagine e somiglianza del proprio "condottiero" - come si è definito alla vigilia di Praga. Difficile anche solo immaginare una ripartenza che prescinda da questo marchio impresso a caldo. Sarebbe un vero peccato rinnegarlo, con un passo indietro che butti via quanto di buono seminato dall'ex Spezia. In primis per la mentalità mostrata su ogni campo calcato quest'anno. Una riconoscibilità talmente marcata da divenire un limite in qualche occasione, come è emerso - ahìnoi - nei momenti decisivi della stagione.
Limiti sì, ma tanti orizzonti
—Sì. questa squadra ha dei limiti, ma se c'è qualcuno che li conosce e sa come smussarne gli angoli quello è Italiano. Banalmente perché ha già dimostrato di saperlo fare, merita fiducia e un vero riconoscimento di stima del suo lavoro. Non solo a parole, quanto nell'assecondare la sua grande ambizione. Una caratteristica questa - a proposito di limiti - che diventa tale soltanto se non sostenuta da una volontà comune di alzare l'asticella. Da parte del tecnico gigliato c’è voglia di crescere. La Fiorentina va migliorata e per farlo ha bisogno di rinforzi. Le finali perse all’Olimpico e all’Eden Arena bruciano tanto, anche e soprattutto sulla sua pelle. "Italiano ci ha fatto giocare due finali, non perderle" - ha sintetizzato efficacemente Marco Bucciantini ieri, nel corso del "Pentasport" di Radio Bruno. E in assenza della tanto desiderata "ciliegina" per coronare la torta stagionale, ci accontentiamo di un pranzo. Purché questo sancisca il posto che spetta a Vincenzo Italiano. Quello di capotavola, saldamente alla guida, per riportare il sorriso alla comitiva viola e continuare a farci divertire.
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