Terracciano, da Enschede a Brugge: le mani di San Pietro su questa folle corsa

Due finali consecutive di Conference League: i milanisti dicono che dopo Istanbul c'è sempre Atene, il 29 maggio potremo fare nostro questo detto sostituendo Praga alla capitale turca dove il Liverpool rimontò i rossoneri nel 2005. Dopo la pioggia arriva sempre l'arcobaleno, dopo Praga arriva sempre Atene. E se potremo tentare di scrivere insieme una pagina di storia della nostra Fiorentina, il merito è non una, ma ben due volte di Pietro Terracciano.

Capitolo zero: il miracolo di Enschede

Non sarebbe nemmeno iniziata, questa storia biennale in Europa, se al 97' di Twente-Fiorentina 0-0 Terracciano non si fosse prodotto in una parata strepitosa suBrenet, il numero 20 degli olandesi, avversari nel turno di qualificazione alla fase a gironi del 2022/23. Palla in mezzo da sinistra, stacco del terzino a centro area, San Pietro si tuffa a sinistra e porta i suoi compagni "a riveder le stelle" nell'inferno del De Grolsche Veste di Enschede.

Capitolo ventisette: il bis di Brugge

Sempre nel recupero, sempre a proteggere un pareggio che per la Fiorentina suona come una vittoria: alla ventisettesima partita europea per la banda Italiano in due anni, (trentunesima, se contiamo anche i quattro playoff contro appunto il Twente e poi contro il Rapid Vienna all'inizio di questa stagione), ecco un altro intervento da urlo di Terracciano, lesto ad andare giù sulla sua destra sulla conclusione deviata del capitano avversario Vanaken a Brugge. E' vero, non siamo in presenza di un portiere che verrà schierato nelle top 11 all time della Fiorentina; ma Pietro Terracciano la sua, di storia viola, l'ha già scritta e ad Atene può renderla leggenda.

Foto di copertina: ACF Fiorentina

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