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SPECIALE VN – Kouamé, da Sesto alla Coppa d’Africa. Il racconto dei primi passi

Stagione 2015/2016: il Prato decide di puntare sul giovanissimo Kouamé per la stagione in Lega Pro, che terminerà con la salvezza ottenuta ai playoff. Per l'ivoriano tredici presenze e la fiducia dell'allenatore, Alessio De Petrillo (vice di Czesław Michniewicz nella Nazionale polacca all'ultimo Mondiale), che Violanews.com ha contattato telefonicamente. Nella scheda precedente, invece, una chiacchierata con la dirigenza della Sestese, la prima squadra di Kouamé.

Mister, che ricordo ha di Christian Kouamé come suo giocatore?

Un ragazzo molto giovane, ma si vedeva che aveva i meriti e anche la fame giusta per poter fare qualcosa nel mondo del calcio. I fatti sono in evidenza, però lui venne in ritiro con noi che era praticamente un bambino, aveva fatto 17/18 partite da titolare, quindi questo la dice lunga sulle qualità che aveva. Un ragazzo molto pulito: lo dimostra il fatto che si è costruito una famiglia molto velocemente, è già papà, ha una maturità non comune.

Le sue caratteristiche - veloce, rapido, agile, bravo di testa - sono innate oppure le ha sviluppate nel tempo?

Noi andammo in ritiro con l'idea di andare a prendere l'avversario abbastanza alto con lui e un altro attaccante davanti, non lo facevano in molti: con la forza fisica dei miei attaccanti, che facevano un lavoro straordinario in fase di non possesso per disponibilità e sacrificio, potevamo divertire; Christian si è guadagnato il suo spazio calandosi dentro l'idea che avevamo di praticare questo tipo di calcio.

Quindi lo utilizzava già nel suo ruolo attuale di punta in un attacco a due.

Sì, faceva la punta con Capello, Chiricò o Ogunseye. (poi con Italiano sarebbe diventato anche esterno sinistro, ndr)

Dal Prato nel 15/16 al Genoa e alla Nazionale ivoriana U23 e maggiore nel 2019. È migliorato molto, ma quali sono i suoi margini?

Ha grandi mezzi fisici, se riuscisse a migliorarsi sotto porta... Questo difetto lo aveva anche con noi, ma allora perché era poco maturo, adesso penso per il grande dispendio di energie: se andate a vedere, tutti gli attaccanti che giocano con lui producono gol, per esempio Piątek, diventano tutti dei realizzatori perché lui lavora molto per la squadra.

Kouamé alla Fiorentina si può considerare un titolare?

Sì, perché comunque è una persona disponibile, poi nel calcio attuale ci sono partite ad una frequenza incredibile, e la Fiorentina ha bisogno di ricambi. Io penso che Kouamé possa guadagnarsi uno spazio notevole, è un acquisto importante.

Un pensiero sul mercato. (del 2019/2020, ndr: non è cambiato molto...)

Credo che la proprietà voglia dimostrare qualcosa, è ancora fresca, e la partenza ha scocciato un po' tutti. Il proprietario è molto motivato nel regalare soddisfazioni al popolo fiorentino, che dopo gli ultimi anni ne ha davvero bisogno.


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