Sos mercato, l’ultimatum di Italiano. Non solo esterni, occasione Dia

Il tempo sta per scadere. Il rendimento degli esterni offensivi della Fiorentina (ad eccezione di Nico Gonzalez, of course) continua ad essere insufficiente e la soluzione può, davvero, essere il mercato. Qui su Violanews vi stiamo raccontando da settimane - in primis negli editoriali di Bucchioni e Magrini - che tra le richieste prioritarie di Italiano per gennaio c'è proprio un attaccante sinistro e la conferma l'ha data ieri sera lo stesso mister viola: "E' un dato di fatto che l'unico esterno che segna con continuità è Nico e adesso se starà fuori, mi auguro per poco tempo, dovremo fare a meno anche di lui. Sottil nell'ultimo periodo ha iniziato ad essere più decisivo, da qui al mercato di gennaio speriamo che anche gli altri diano un segnale importante, perchè lì spesso manchiamo". Messaggio forte e chiaro. La pazienza sta finendo, o forse è già finita.

Tra ambizione e necessità

Resta dunque solo da capire se e come la società vorrà assecondare le richieste di Italiano. E questo a prescindere dallo stop di Nico Gonzalez, perchè se poi l'argentino dovesse stare fuori a lungo - toccate pure il toccabile - allora sì che un grande colpo diventerebbe una necessità indispensabile. Certo, acquistare giocatori importanti a gennaio non è mai semplice, ma se l'ambizione è quella di guardare anche alla Champions (cit. Barone), forse è il momento di provarci davvero. Berardi? Improbabile. Laurientè? Piace, ma forse non abbastanza. Serve fare un investimento pesante - che sarebbe ampiamente ripagato da un eventuale quarto posto - oppure serve saper cogliere le giuste occasioni.

Ritorno di fiamma?

Magari guardando a Salerno dove il presidente Iervolino non vede l'ora di liberarsi di quel Boulaye Dia inseguito a lungo dai viola in estate. Non un esterno puro ma un attaccante duttile, che sente la porta (dettaglio non da poco) e che potrebbe diventare una soluzione anche all'altro problema offensivo, quello del centravanti. Si può far finta di nulla, ma i numeri parlano chiaro: Beltran e Nzola sono a quota 3 gol a testa (di cui 1 su rigore) e di cui soltanto 1 a testa in campionato. Un disastro. La "coppia" Quarta-Ranieri è a 8, tanto per dire, e senza rigori. La Fiorentina non vuole, e non può, bocciare dopo pochi mesi il doppio investimento, ma cautelarsi è un dovere se si vuol competere - classifica alla mano - con chi schiera in attacco Lukaku, Dybala, Zirkzee, Osimhen, Raspadori, Scamacca, Muriel etc...

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