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A Sassuolo prova generale per Praga. Futuro Italiano, la situazione

Enzo Bucchioni
Le possibili mosse di formazione tra campionato e Conference League, il punto sul futuro dell'allenatore, la vicenda stadio
Enzo Bucchioni Editorialista 

Prima il Sassuolo

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Sento, vedo e leggo, tutti sono ormai focalizzati sulla finale di Praga dimenticando che domani sera c’è un’altra partita, meno importante ovvio, ma da non trascurare. So che Italiano e la squadra non si faranno distrarre e questo mi basta, ma battere il Sassuolo deve essere comunque l’unico obiettivo per due ragioni.

La prima perché il Torino gioca con l’Inter e sulla carta l’impegno è più complesso e secondo perché le finali si approcciano tenendo alta l’attenzione. Non la tensione, è un’altra cosa, ma l’attenzione, la concentrazione, mente e muscoli vanno tenuti svegli nel modo giusto come successo con la Roma che alla fine è stata una gara che ha dato autostima oltre che punti. L’ottavo posto può ancora essere valido nonostante il patteggiamento della Juventus perché, e lo diciamo da tempo, l’Uefa ha messo nel mirino i bianconeri per l’inchiesta con i dieci punti di penalizzazione e tutte le altre vicende che conosciamo, e l’aria che tira attorno a Ceferin è proprio quella: l’esclusione dei bianconeri dall’Europa per un anno. Magari non succede, ma se succede meglio essere all’ottavo posto.


Sono convinto che domani sera giocheranno anche per diversi minuti alcuni dei titolari di Praga per una sorta di prova generale a cinque giorni dalla finale e quindi con il tempo per rifiatare. Ma chi giocherà centroavanti? Cabral o Jovic? Proprio il fatto che si stia arrivando a una finale così importante con il dubbio dovrebbe far definitivamente capire che l’anno prossimo il problema andrà risolto. Se ci fosse un attaccante vero non saremmo qui a sfogliare la margherita, ma purtroppo non c’è. Ne riparleremo al momento giusto, è ancora il momento della coesione, della spinta e dell’utilizzo di tutte le risorse disponibili.

Non saranno tutte riserve

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È vero che Italiano ci ha abituato alle sorprese, ma poi, alla fine, le scelte sono sempre razionali, non colpi di teatro. Anche a Roma con l’Inter ha giocato Cabral e non Kouamè che pure aveva provato negli ultimi giorni ed era un’idea per sorprendere l’Inter. Cabral perché è più inserito nei meccanismi ed ha maggiore fisicità, quello fisicità che serve contro una squadra come il West Ham forte fisicamente e con gamba. Non fatevi ingannare dalla classifica della Premier, gli inglesi hanno giocatori di livello a cominciare da Paquetà, Rice e altri, hanno intoppato in una di quelle stagioni dove va tutto male. Ecco allora che, per quello che ci ha fatto capire l’allenatore durante questi due anni, ha sempre in testa dei titolari e dei meno titolari nonostante le massicce rotazioni inevitabili in un stagione come questa assolutamente straordinaria. Domani sera saranno 59 partite giocate, mercoledì sessanta, un record incredibile.

Quindi, tornando al giochino della formazione, credo che in campo a Praga vedremo sicuramente Terracciano, Dodo, Milenkovic, Biraghi, Bonaventura, Amrabat, Mandragora, Ikonè, Cabral e Nico. Resta solo il secondo centrale difensivo. Già a Roma con l’Inter avrebbe dovuto giocare Ranieri, poi Italiano ha preferito Quarta perché conosce Lautaro, perché ha esperienza internazionale, ma il risultato è stato disastroso. Come sabato contro la Roma. È un momentuccio, ma anche Igor non sta meglio. Se il brasiliano fosse in forma, proprio per la stazza e la fisicità, non avrei dubbi, probabilmente saranno decisivi gli ultimi allenamenti. Ranieri è quello che in questo momento difende meglio, ma ci sono anche controindicazioni per un giovane che ha giocato pochissimo, non abituato a questi livelli di tensione e pressione. Scelta complicata. Comunque una cosa è certa: la Fiorentina farà la partita e cercherà di non far giocare gli inglesi con il pressing e la chiusura delle linee. I viola giocano meglio e questo lo sappiamo, ma ne riparleremo nei prossimi editoriali, come riparleremo dopo il sette del futuro di Italiano.

Il futuro di Italiano

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Non per nascondere qualcosa, se ci fossero notizie ne parlerei, ma siccome non c’è nulla inutile intorbidire le acque in questo momento. Ricordo solo le cose certe. Italiano non ha clausola rescissoria e il suo contratto scade fra un anno. Poi c’è un’opzione a obiettivo per l’anno dopo. Fino a ieri De Laurentiis non aveva contattato né Italiano né Ramadani, sa benissimo, anche se nessuno glielo avesse detto, che fino all’otto è meglio di no. Comunque, per tutto quello appena detto, se il Napoli volesse Italiano dovrebbe chiederlo alla Fiorentina. Ma l’idea del presidente del Napoli, che stima molto Italiano, in questo momento è quella di puntare su un allenatore più esperto, dal nome più pesante solo per un problema di piazza dopo uno scudetto vinto, l’addio di Spalletti e gli obiettivi ancora da centrare in futuro.

La vicenda stadio

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Chiusura per la vicenda stadio. Attendiamo di capire come andrà a finire la gara d’appalto. Continuo a chiedermi dove troverà il comune i cento milioni che mancano a meno che non li tirino fuori quei Signori Nessuno che continuano a stare con la bocca aperta davanti a Palazzo Vecchio in attesa che scenda qualcuno a infilargli dentro una velina scritta dal sindaco in persona personalmente. Gente che sta al mondo perché c’è posto per tutti, aspettando spinte, spintarelle e favori. Anche piccoli, basta anche l’essere considerati. Sapere di essere vivi. Negli ultimi giorni tacciono anche loro, forse l’ansia aumenta.