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Momento-chiave nel percorso
—Ogni partita è differente, ogni momento con questa maglia è speciale. Ora c'è una battaglia speciale, il prossimo mercoledì, e dobbiamo fare una grande partita.
Fiorentina con gli argentini
—Loro hanno molti argentini, anche noi qualcuno, io sono brasiliano, ma non importa di che nazionalità sono i giocatori, importa che ci divertiamo in campo. E' una finale, siamo undici contro undici, siano essi brasiliani, greci, italiani, inglesi o argentini.
Tante presenze
—Mi sento molto bene e anche molto felice per avere questi numeri a 32 anni, aiutando i miei compagni. Non contano i minuti che giochi, ma che quando sei in campo dai il tuo contributo. Per me è questo che vale, che i miei compagni possano contare sempre su di me.
La prima finale dell'Olympiacos
—Sappiamo di aver un allenatore che sa come si vince una coppa europea, dato che ha vinto l'Europa League. Ci approcciamo alla finale con molta umiltà, con lo stesso merito che ha la Fiorentina. Il fatto di avere un allenatore come Mendilibar dalla nostra parte è un vantaggio, chiaro.
Fiorentina
—Sono abituato a guardare i miei avversari, ho visto le partite della Fiorentina contro il Brugge, ci sono due brasiliani (Dodo e Arthur, ndr), hanno buoni giocatori come li abbiamo noi e meritano di giocare questa finale. Vedremo se saremo veramente pronti anche a livello mentale, come io credo, per fare la storia.
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