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Corriere Fiorentino
Era stato programmato tutto nei minimi dettagli. Rotazioni, minutaggi, allenamenti, riposo. Del resto che la partita più importante di questo finale di stagione fosse quella di domani era abbastanza evidente e non c’era bisogno della gara col Verona per averne conferma. Anche perché Vincenzo Italiano e il suo staff (d’accordo con i giocatori) avevano scelto quella strada da un po’. Da quando per intendersi il calendario in campionato si era fatto un po’ più agevole rispetto a un mese e mezzo nel quale i viola hanno dovuto affrontare, in serie, tutte le big. A quel punto, e la strategia stava funzionando, la rosa è stata praticamente spaccata in due: una giocava le coppe, e una il campionato. Era successo a cavallo della semifinale di ritorno di Coppa Italia con l’Atalanta, così prima dell’andata col Bruges. Nel mezzo, i successi con Salernitana e Sassuolo (ultima e penultima in classifica) che avevano permesso ai viola di rientrare in corsa per l’Europa. La rivoluzione di Verona insomma, seppur ancor più accentuata rispetto ai precedenti (per la prima volta si son visti 10 cambi sugli 11 possibili), non è stata che la prosecuzione di quella strategia. E così ecco la panchina per tutti quelli che avevano giocato giovedì scorso (Ranieri escluso) con Nico Gonzalez che al Bentegodi si è accomodato addirittura in tribuna. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
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