Anche i numeri in mano ai match analyst di tutta Italia lo confermano: per quantità e qualità di parate il portiere della Fiorentina è tra i migliori nel ruolo in campionato. Da migliorare invece il bilancio dei clean sheet, anche se, a febbraio, il classe ’90 ha già fatto meglio rispetto alla scorsa annata: in questa Serie A Terracciano ha chiuso per 6 volte una gara con senza subire gol, già una in più rispetto all’ultimo campionato. L’anno scorso i clean sheet erano stati in totale 11.
Altro ballottaggio vinto
—Era arrivato a Firenze poco più di cinque anni fa, nel gennaio 2019. Doveva essere il secondo alle spalle del promettente Lafont, invece, col tempo, Terracciano si è preso le chiavi della porta viola vincendo ballottaggi su ballottaggi, partendo sempre da sfavorito. Prima col francese, poi con Dragowski, Gollini e ora con Christensen: tutti titolari designati, o poco ci manca, messi in seconda fila dal portiere campano. Dall’insediamento di Italiano la società ha sempre cercato di presentare un’alternativa valida tra i pali: per ultimo è arrivato Christensen, classe ’99 acquistato in estate per affiancarlo nel ruolo di primo. Complice qualche prestazione incerta a inizio stagione e un problema al menisco che ha costretto il danese a operarsi, anche quest’anno i guantoni da titolare se li è presi Terracciano, non più un gregario, ma a tutti gli effetti uno dei migliori nel suo ruolo.
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