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Ristrutturazione Franchi: a rischio molti posti di lavoro

Ristrutturazione Franchi: a rischio molti posti di lavoro - immagine 1
Le parole del Corriere Fiorentino riguardano di come la ristrutturazione del Franchi possa comportare la perdita di molti posti di lavoro
Redazione VN

Una buona notizia e una cattiva. Quella positiva, come riporta Il Corriere Fiorentino, è che il Comune di Firenze è convinto di cominciare i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi; la negativa è che, se partono i cantieri, questa sarà l’ultima stagione per i clienti della piscina e della palestra sotto l’impianto sportivo progettato da Nervi, entrambe in concessione alla Rari Nantes Florentia. Nei mesi scorsi è stato formalmente comunicato alla Rari che il 1 giugno 2024 i locali devono tornare al Comune e i lavoratori sono sul piede di guerra: dal 12 ottobre, su change.org , è online la raccolta firme «Fermiamo la chiusura e l’abbattimento della Piscina e Palestra sotto lo stadio». «Ci sentiamo abbandonati — spiega Daniele Berti, dipendente e promotore della petizione — serve un piano per tutelare chi ci lavora e chi frequenta piscina e palestra. Andava fatta una riflessione al momento del progetto stadio, per ora non abbiamo soluzioni alternative». «Dobbiamo lasciare piscina e palestra — spiega il presidente della Rari Andrea Pieri — ancora una data non è certa, abbiamo ricevuto una indicazione per fine maggio 2024, ma voglio considerare salva questa stagione. Per noi gli spazi acqua sono necessari come l’aria che si respira, così come le palestre per la preparazione a secco dei tesserati». La definizione del cronoprogramma con la ditta che si aggiudicherà la ristrutturazione del Franchi (verosimilmente entro dicembre) potrebbe consentire di posticipare le chiusure di qualche mese. La storica società fiorentina, fondata nel 1904, potrebbe mandare tre atleti alle prossime Olimpiadi, che si terranno a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto 2024 e la piena disponibilità di tutte le strutture a disposizione fino all’inizio dei Giochi favorirebbe al meglio la preparazione. I due impianti occupano circa una settantina di collaboratori che, nella migliore delle ipotesi, in caso di chiusura vedranno ridotto l’orario di lavoro e saranno impiegati in altre strutture gestite dalla Rari. «Sono sempre speranzoso — dice Pieri — ricordo quando nel gennaio del 2013 la sede del Lungarno Ferrucci doveva essere completamente abbattuta, ma oggi è sempre lì sana e salva. Siamo fiduciosi che alla fine si possa trovare una soluzione, ricollocando sia i collaboratori, sia i nostri affezionati frequentatori». I disciplinari dei bandi per le concessioni, in scadenza entrambi a metà 2026, stabilivano la possibilità per il Comune di recedere anticipatamente in caso di ristrutturazione del Franchi, «dandone formale comunicazione al concessionario con un preavviso non inferiore a 6 mesi». Ai gestori spetterà un indennizzo per i due anni di cessazione anticipata della convenzione. Le strutture contano ben oltre mille soci che usufruiscono di corsi dedicati a bambini, adulti e diversamente abili. Le attività della palestra potrebbero trasferirsi nel vicino centro sportivo «Astori», lasciato dalla Fiorentina che si è trasferita al Viola Park e a San Bartolo a Cintoia a breve inizieranno i cantieri per due nuove piscine da ultimarsi entro metà 2026, ma per chi lavora servirebbero risposte rapide.


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