L'edizione odierna de La Nazione torna sul trionfo di ieri della Primavera viola in Supercoppa. Il quotidiano definisce la gara vinta ai rigori contro l'Empoli come un viaggio di andata e ritorno dall'inferno. Un'altalena di emozioni culminata con la gioia smodata per un trofeo che in casa viola mancava da dieci anni. La formazione di Aquilani ottiene la vittoria al termine di una prestazione di sacrificio e di sagacia tattica, iniziata nel peggiore dei modi ma conclusa con la freddezza che contraddistingue una big. A tingere il trofeo di viola in un tesissimo derby dell’Arno ci ha pensato Agostinelli, ovvero colui che - dopo l’uno-due micidiale della squadra di Buscè in avvio di partita prima con Magazzù e poi con Rizza - aveva a inizio ripresa dato il via alla rimonta ospite: gioco di prestigio sulla sinistra e tiro sul secondo palo.
La Nazione
Primavera, che remuntada contro l’Empoli! La Supercoppa si tinge di viola
Da 0-2 a 3-3, la Fiorentina Primavera vince ai calci di rigore. La grande impresa dei baby di Alberto Aquilani
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Da allora la Fiorentina è cresciuta alla distanza (specie grazie alla geniale intuizione di Aquilani di passare dal 4-2-3-1 al 3-5-3 a inizio ripresa) e prima al 90’ ha centrato il pari con un colpo di testa di Toci mentre poi al 105’ ha messo la freccia sempre con un’incornata vincente di Krastev. La gioia però è durata meno di un quarto d’ora, visto che a pochi istanti dal 120’ Fazzini con un sinistro a giro micidiale ha ristabilito la parità. La doccia gelata, però, non ha sconfortato Corradini e compagni che nonostante il primo errore dal dischetto di Munteanu hanno ripreso in mano la partita con un super Andonov tra i pali: parata d’istinto su Logrieco e festa grande con l’ultimo siluro dagli undici metri di «Ago».
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