Infiniti i passaggi nel triangolo basso, molto basso, formato da Quarta, Milenkovic e Arthur, come fosse un torello cieco, senza avversari. La Fiorentina faceva una fatica immensa a trascinare quel pallone nei pressi dell’area del Viktoria. Che si difendeva in dieci e non lasciava spazi. In situazioni del genere ci sono due possibilità: o hai un giocatore di grande tecnica capace di saltare l’avversario, creare superiorità numerica e allargare gli spazi, e quel giocatore la Fiorentina non ce l’ha, oppure si alzano, ma anche di tanto, velocità, ritmo e intensità e ai viola è mancato anche questo".
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