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Corriere dello Sport
Alberto Polverosi, sulle pagine del Corriere dello Sport, analizza la prestazione della Fiornetina e di due singoli:
Nel resto dell’Italia si chiamano schiocchezze, a Firenze bischerate. Palla sotto il controllo di Ranieri, la protegge in attesa dell’uscita di Christensen, che un passo avanti lo fa, ma poi indugia e si ferma, alle spalle del difensore viola c’è Noslin, Ranieri aspetta, Christensen di più, Noslin di meno perché intuisce l’incertezza dei due, porta via la palla e così il sostituto di Terracciano può solo buttarlo giù. Rigore e 1-0 del Verona. Il secondo gol del Verona va invece catalogato fra i “classici” della Fiorentina: ripartenza, errore nella respinta di Milenkovic (condizionato comunque dal tocco di mano di Lazovic) e terrore negli occhi di Christensen che quasi gira la testa davanti alla botta terrificante di Noslin. Di bischerata in bischerata la Fiorentina continua a prendere gol senza senso. Quello del Bruges era stato diverso, un po’ tecnico e un po’ tattico, ma anche in quel caso era coinvolto Ranieri che Italiano preferisce agli altri due difensori centrali, tantoché ieri era l’unico viola confermato dopo la sfida di Conference, l’unico a non entrare nella massiccia rotazione da ben sette partite. Se si guarda la stagione intera, Ranieri resta il miglior difensore della Fiorentina, il problema è che nelle ultime due gare le sue incertezze (la prima in società con Martinez Quarta, la seconda con Christensen) si sono tradotte in gol pesanti.
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