Ernesto Poesio, sulle pagine del Corriere Fiorentino, analizza e commenta la vittoria della Fiorentina contro la Cremonese:
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Poesio: “Giocare da favoriti senza pressioni. Ecco la crescita della Fiorentina”
"Ci è voluta allora tutta la calma e la qualità di Terracciano per evitare pericolosi scivoloni. Proprio il portiere viola alla fine, nonostante il predominio della Fiorentina, è stato uno dei protagonisti"
A passo sostenuto verso la finale di Roma. Una strada che si è fatta adesso in discesa dopo il 2 a 0 di Cremona arrivato alla fine di una semifinale che la Fiorentina ha giocato da grande favorita senza sentirne la pressione. Anzi, i viola fin dal primo minuto sono riusciti a mettere le cose in chiaro, relegando la Cremonese a una sorta di sparring partner per la grande festa dei quattromila tifosi che si sono presentati in trasferta. Troppo grande la differenza di qualità tra le due squadre e troppo forte la voglia degli uomini di Italiano di regalarsi la finale di Roma (e l’accesso alla nuova Supercoppa che si giocherà in Arabia Saudita) perché la Cremonese di Ballardini potesse anche solo immaginare di ripetere le imprese viste contro la Roma e contro il Napoli. E addirittura il successo dei viola sarebbe potuto (e dovuto viste le clamorose occasioni fallite) essere più ampio. È stato questo forse l’unico neo della prestazione degli uomini di Italiano che hanno tenuto fin troppo a lungo in gara la Cremonese che, prima del raddoppio su rigore di Gonzalez, è andata per due volte vicino a un insperato pareggio. Ci è voluta allora tutta la calma e la qualità di Terracciano per evitare pericolosi scivoloni. Proprio il portiere viola alla fine, nonostante il predominio della Fiorentina, è stato uno dei protagonisti. Giusto così visto che «San Pietro», come lo chiamano ormai i tifosi, ha saputo conquistarsi la maglia da titolare con costanza e tanto lavoro, accettando la competizione interna e trasformando gli scetticismi, dovuti a una carriera non certo di prima fascia, in stimolo per crescere.
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