Scenario peggiore
—Il problema, spiega il quotidiano, potrebbe verificarsi se da «delicato», come viene definito dal governo, il caso Franchi dovesse diventare proibitivo. Ovvero se alla fine delle ricerche venisse deciso che non sta allo stato investire altri 55 milioni su uno stadio che, benché sia pubblico, è destinato a un club calcistico che milita in serie A. A quel punto diventerebbe difficile anche sostenere un eventuale esborso di Regione e Comune, in quanto sempre di soldi pubblici si tratta. Ma la questione resterebbe aperta, già che all’opera di ristrutturazione erano già stati destinati i 55 milioni per decreto interministeriale. Al Comune a quel punto non resterebbe altro che andare alla guerra legale. Ma intanto pensiamo all’oggi. L’importante è mandare avanti l’opera. E dunque avvisare i concorrenti della nuova modalità di aggiudicazione. Senza incappare in grane. Perché difficilmente al momento dell’aggiudicazione potranno essere disponibili gli oltre 170 milioni alla base del bando.
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