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La Nazione analizza la gara tra Fiorentina e Roma dal punto di vista tattico. Biraghi, Martinez Quarta e Ikone sono i sopravvissuti dagli undici della Coppa Italia. Per il resto rotazioni profonde, come del resto era in preventivo. Manca un vero costruttore di gioco, con Saponara che spesso si accentra, andando a supporto di Barak, lasciando tutta la corsia a Biraghi che sfrutta anche la poca opposizione, visto che tutta la Roma pende a sinistra con El Shaarawy molto vicino a Belotti e Solbakken di raccordo. Ma è nel mezzo che i viola non riescono a prendere il comando delle operazioni, soffrendo la mancanza di un punto di riferimento. Ottenuto il vantaggio la Roma cerca di speculare sulle difficoltà viola a costruire, anche se la supremazia territoriale resta in mano alla squadra di Italiano. Quando i giallorossi arretrano, la Fiorentina, prende il sopravvento e pur rischiando di andare in barca – colpa dei passaggi in uscita – si aggrappa a Cerofolini. Poi Italiano cambia l’assetto iniziale, Infatti l’ingresso di Kouame a supporto di Jovic (fuori Duncan) ha l’effetto sperato e non è un caso che le sorti della gara si ribaltano soprattutto grazie a questo aggiustamento che aveva funzionato anche contro l’Inter in Coppa Italia