Proprio nelle ore più dolorose, quando il tecnico ha accettato il prolungamento col club e avviato il terzo anno sulla panchina viola. In quella scelta di continuità c’era anche tutta la volontà sua e dei suoi giocatori, specie di coloro che hanno vissuto la grande delusione col West Ham, di trovare il riscatto. Di mettere nel mirino il 29 maggio, l’AEK Arena di Atene, quel trofeo che rimarrebbe nella storia. A proposito: Italiano centra due finali di fila in Europa, così come non accadeva alla Fiorentina dal biennio 1960- 62 in Coppa delle Coppe. Impresa vera, che in Grecia cercherà la sublimazione assoluta.
"Torneremo dei campioni, come nel ’ 56" , cantano i viola sull’aereo che riporta tutti a Firenze. Ci sono anche i figli di Barone e la signora Camilla. Emozionati mentre i giocatori invocano il nome di Joe. Gli applausi, la commozione di Commisso negli Stati Uniti pronto a volare verso Atene. Nessuno ha mai dimenticato quel patto che ha unito ancor di più tutto l’ambiente. Le strade poi si potranno dividere, Italiano valutare tutte le proposte future, altri giocatori riflettere su cosa fare. Ma non è questo il tempo. Meno di tre settimane e una promessa da onorare fino in fondo.
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