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Il lato oscuro di una Fiorentina che è tornata a mandare in gol i propri attaccanti sono i troppi gol subiti. Un aspetto da mettere in conto per godersi il calcio spregiudicato di Italiano (l’ormai famoso «difendere bene attaccare meglio»), anche se a volte questo conto è un po’ troppo salato. Nella gara contro il Bruges si sono viste due scene «classiche» della difesa viola. Ovvero i rigori concessi (per sfortuna o per errore che sia), arrivati a dieci in stagione (8 in serie A e 2 in Conference) e la fragilità con cui la difesa si fa sorprendere in ripartenza. Il lancio partito dall’area del Bruges (in 10 contro 11) e finito con il gol di Thiago ha diversi precedenti simili. I più «illustri», senza dubbio, sono le 3 reti della scorsa stagione prese su rinvio del portiere contro Spezia (segnato da Nzola), Monza e Basaksehir. Ma anche in questa annata è successo che la difesa si sia fatta trovare messa male e scoperta, basti pensare al lancio di Ferguson che ha mandato in porta Orsolini o alla recente rete di Leao su imbucata in verticale. Contro il Bruges c’è sì l’errore di Ranieri, ma la storia di questi mesi (e non solo) parla di situazioni che si ripetono con sistematicità. Evidentemente si sommano errori individuali e altri collettivi. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
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