Focus su Luka Jovic all'interno dell'edizione fiorentina de La Repubblica. Il giornale, in particolare, pone l'accento sul debutto ufficiale dell'attaccante serbo, subito segno contro la Cremonese. Nella rete alla prima di campionato (come Vlahovic, Lukaku e Immobile), c'è tutto il repertorio di Jovic: protezione della palla, senso del gol, facilità di calciare in porta. E nella ripresa solo qualche sfumatura gli ha impedito il bis. La sensazione è che la condizione fisica di Jovic, ancora al 60-70%, stia crescendo in maniera inversamente proporzionale alla capacità di adattarsi agli schemi di Italiano, la vera sorpresa in positivo della partita di domenica. Il numero 7 è venuto spesso incontro, ha smistato palloni spalle alla porta, ha combinato con i compagni ed è apparso quasi sempre dentro la partita.
La Repubblica
I sigilli di Jovic, ago della bilancia viola. Un posto al sole tra i cannonieri
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Quello che conforta Vincenzo Italiano sono gli evidenti progressi rispetto a Moena, nei concetti e nell’apprendimento. Jovic ha segnato a distanza di 253 giorni dall’ultima volta, Real Madrid-Real Sociedad del dicembre scorso. La gioia, anche per un tipo apparentemente introverso come lui, è stata tanta ed è stata sfogata sui social e in campo con un’esultanza rabbiosa e correndo sotto la Fiesole insieme a Mandragora dopo il gol del 3-2 definitivo. Jovic rappresenta l’ago della bilancia delle ambizioni, la cartina di tornasole per individuare che stagione sarà e dove la squadra di Italiano potrà arrivare. Avere un attaccante che supera la doppia cifra significa poter lottare per i vertici e per la zona europea. Avere uno Jovic a singhiozzo significa invece doversi inventare strade alternative alla rete.
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