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La Nazione
Doccia ghiacciata da Bologna per la Fiorentina. Chi pensava che i viola potessero giocare al Dall’Ara nel prossimo campionato non aveva fatto i conti con una serie di variabili che rendono difficile questa opzione. Lo stadio del capoluogo emiliano, infatti, ospiterà la squadra di casa fino all’estate del 2025 per poi chiudere a causa dei lavori di restyling. Il Bologna, durante i cantieri, si sposterà in un impianto satellite che la società inizierà a realizzare nell’arco di quest’anno fuori dalla città (avrà una capienza di 16mila posti), di fianco a Fico, il parco del cibo italiano, e dove disputerà tutte le gare fino al 2027. Sarà dunque molto improbabile (nonostante i buoni rapporti tra i due club), che i rossoblù e i viola possano trovare un accordo per dividersi il campo di gioco. E comunque, l’amministrazione comunale di Bologna, a oggi, non avrebbe ricevuto alcuna proposta o richiesta dalla società del patron Rocco Commisso. Sulla soluzione Castellani, invece, anche ieri – e dopo le esternazioni di Dario Nardella che ha parlato di «forti resistenze» riferendosi sia alla sindaca di Empoli che all’atteggiamento poco collaborativo della Fiorentina – Brenda Barnini ha voluto dire la sua e spiegare, nei particolari, il motivo del suo ’niet’. Lo riporta La Nazione.
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