Fra sport e politica, il Maccabi che batté la Juve sulla strada dei viola

È andata bene? Probabilmente sì. La Fiorentina ha pescato dall'urna di Nyon il Maccabi Haifa per l'ottavo di finale di Conference League, in una partita che diventa però anche politica visto il conflitto internazionale, che costringerà le due squadre a giocare la partita di andata alla Bozsik Arena di Budapest. A parte questo aspetto, i presupposti sembrano buoni per l'obiettivo prefissato di arrivare in fondo alla competizione, contro una squadra che non appare irresistibile per i viola vincitori del girone.

Buona pesca

La Gazzetta Dello Sport ha considerato sportivamente positivo il sorteggio, avendo evitato gli spauracchi Ajax, Saint-Gilloise e Servette, ma la Fiorentina non ha espresso posizioni ufficiali a differenza del Maccabi, che si è detto speranzoso di vedere i propri tifosi seguire la loro squadra del cuore nel doppio confronto. Gli israeliani, dopo 22 partite, sono capolisti nel loro campionato con 48 reti segnate e 16 subite e secondo la rosea il pericolo più concreto è l'attaccante Pierrot, autore di 17 gol in 35 partite. A livello internazionale, invece, gli israeliani hanno avuto difficoltà in Europa League, retrocedendo dietro a Villarreal e Rennes ma vincendo sul Gent ai play-off. E, soprattutto, l'anno scorso riuscì a battere la Juventus in Champions League per 2-0 in casa. È l'ultimo precedente contro un'italiana e c'è il sogno di confermarsi.

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.