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Corriere dello Sport
C’è quel profumo d'Europa che magari fino a dicembre non inebria (comunque Ferencvaros e Genk sono stati avversari affatto semplici), come invece poi ti entra nelle narici e ti sale su quando si entra nella fase ad eliminazione diretta e aumenta il valore degli avversari da incontrare e da bittare fuori per aggiungere un trofeo (uno qualsiasi) che nella bacheca del club viola non c’è nuovo dal 2001. Ecco perché non è questione d’importanza e di peso specifico della coppa in palio: la Fiorentina vuole mettere mani sulla Conference e alzarla sotto il cielo del Partenone. Trentasette gol realizzati in 15 partite nella stagione 2022-23 (39 in 17 compresi i playoff con il Twente), 18 già segnati in 7 partite nel 2023-24 (20 in 9 considerando in questo caso i playoff con il Rapid Vienna), con medie sempre abbondantemente sopra i 2 a gara, riprove inconfutabili che la Fiorentina in Europa è a casa propria: a patto che faccia la… Fiorentina. Per questo Vincenzo Italiano già domenica sera, con l’adrenalina ancora a mille e il rammarico a duemila per un successo sfumato al 95’ contro la Roma, ha avvertito i suoi: «Testa al Maccabi. Subito». Perché la Conference League la vuole. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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