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Corriere dello Sport
Il famigerato Dna europeo si costruisce anche così, in notti come quella di Bruges. Dovranno portarsi tutto quanto accumulato in questi mesi in campo, Biraghi, Nico e gli altri: memorie condivise positive come quella di Basilea, ma non solo. Perché nel corso di questi anni di coppe la Fiorentina si è trovata più di una volta in una situazione simile, ovvero a dover gestire il vantaggio accumulato nella prima partita. E sono sempre stati grossi brividi: per la prima volta proprio col Twente, quando dopo il 2-1 di Firenze ad Enschede servì un prodigioso Terracciano per superare il turno; notte da brividi anche quella vissuta al Franchi con lo Sporting Braga, quando la Viola si adagiò sulle quattro reti segnate in Portogallo subendo due gol in avvio, salvo poi svegliarsi nella ripresa. Stesso film vissuto col Lech Poznan, vittoria convincente in Polonia (1-4), psicodramma sfiorato al ritorno, quando solo le reti nel finale di Sottil e Castrovilli evitarono un tracollo che sarebbe stato storico. Italiano dovrà mettere insieme tutto questo, l'esperienza sviluppata e le scottature prese nella gestione del risultato dell'andata, per ultimo anche la delusione di Bergamo in Coppa Italia. Anche due settimane fa la Fiorentina si era presentata in vantaggio a gara-2: l'intenzione stavolta è di scrivere un finale diverso. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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