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Benedetto Ferrara con la sua rubrica Rock & gol commenta così, sulla Nazione le vicende in casa viola:
"Fare l’allenatore non è uno scherzo, anche se c’è chi insiste nel sostenere che l’uomo in panchina conta poco perché sono i giocatori a contare per davvero. Certo, la qualità dei giocatori pesa moltissimo. Ma gestire un gruppo non è cosa per tutti. Il tecnico deve motivare, deve farsi seguire per applicare le sue idee di calcio, poi valorizzare i singoli, magari qualche giovane, lavorare sulla psiche di questo o di quello, rialzare il morale nei momenti più difficili, trovare la giusta sinergia con i dirigenti e la proprietà, misurare le parole coi media, assumersi le responsabilità per coprire il gruppo, usare il bastone quando diventa l’unico modo per uscire da una situazione difficile e la carota anche, se il momento lo richiede.La vittoria con la Lazio è la prova lampante che la Fiorentina è viva e vegeta. E che il tecnico conta eccome. Certo, l’avvio del 2024 aveva fatto temere il peggio, poi però la squadra smarrita si è trovata, anche se c’erano quelli che, vista la formazione ultra offensiva, avevano predetto un dramma. E invece no. Da un “poeri noi” siamo passati a “si pare il Barcellona dei tempi d’oro”. I giudizi sul tecnico sono il caso più lampante di questa dissociazione: la Fiorentina è in lotta per un posto in Europa, in corsa in Coppa Italia e Conference, eppure Il tecnico si, ma, no, vaia vaia. Che poi non è che alleni il City. Ma alla fine è bastato rimettere in sesto i tre moschettieri (Nico, Jack e Arthur) per ritrovare coraggio e fiducia. E ne serviva tanta per rientrare in campo dopo un primo tempo frustrante con più pali di un locale di lap dance. Bravo Italiano. Naturalmente attendiamo conferme. Però stiamo Sereni, la squadra è col tecnico. E questo non è un dettaglio da poco. E poi il presunto talebano della panchina ha cambiato più moduli che Il Napoli allenatori. E quando lo ha fatto, come lunedì scorso, ha vinto coi fatti. Se lui è talebano Albano e Romina sono rock & roll. Questa critica non regge. Dopo di che ha fatto i suoi errori e a suo tempo gli ha pure ammessi. Cosa rara, in questi tempi fatti di egopatie diffuse.La verità è che abbiamo fame. E non vediamo l’ora di capire cosa farà la Fiorentina oggi a Torino, una sfida curiosa: tifoserie gemellate, proprietà gemellate come Biden e Trump. Cairo e Commisso non si amano, chissà quanto peserà per le due squadre questo dettaglio psicologico. Mah.Infine. Curiosa la storia dei lavori al Franchi. Prima si dice in giro che lo stadio verrà coperto in un secondo momento (fa quasi ridere l’idea di uno stadio nuovo scoperto), poi la doverosa precisazione del comune sul fatto che per il 2026 verrà coperta la Fiesole e pochi mesi dopo tutto il resto. Già meglio. Pensate a un giorno di pioggia battente con la Fiesole coperta e la maratona all’acqua. Immaginate i cori. Diciamocelo: il nostro è puro teatro a cielo aperto. O coperto a metà, fate voi."
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