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Corriere dello Sport
Bruges si tinge di viola. Questo l'epilogo sognato, forse, già dalla conclusione della scorsa finale di Conference dai tifosi della Fiorentina. La seconda finale europea consecutiva significa eguagliare quella apparentemente inarrivabile Fiorentina del 1961-62, che per due stagioni consecutive si è conquistata la finale di Coppa delle Coppe. Nella partita di Bruges può essere riassunta tutta la stagione viola: dagli errori individuali che pesano alla voglia e al coraggio del secondo tempo che hanno totalmente rilegato la squadra di casa nella loro area di rigore. La squadra va in finale col cuore, perchè ci crede e ci ha sempre creduto (allenatore compreso). Dall'errore di Nico al 22' davanti a Mignolet, ai tre pali colpiti, la Fiorentina non si è mai data per vinta, in balia di quella che si stava materializzando come la classica "giornata-no". E' poi il rigore glaciale di Beltran a staccare ufficialmente in pass per Atene. Da apparente meteora a Praga, la Fiorentina, quest'anno, si presenta ad Atene da vera certezza assoluta della competizione. Ora è lei a fare paura agli avversari. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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