Massimo Basile, sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio, racconta un retroscena dell'estate gigliata. Lo scritto del giornalista svela che nonostante le parole di Pradè, tranne Rocco Commisso, nessuno voleva riconfermare Iachini alla guida della Fiorentina. Né i dirigenti né parte della squadra.
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Cor. Sport: “Pradè, Juric e le dimissioni mancate. Dubbi anche tra i giocatori”
L'indiscrezione
Secondo Basile, Barone e Pradè sul finire della passata stagione avevano stilato un dossier con i possibili candidati. In netto vantaggio su tutti c'era Ivan Juric. Il tecnico del Verona affascinava per la gestione dei giovani ed il gioco propositivo. Il croato era il prescelto per aprire un nuovo ciclo con l'obiettivo Europa. Tuttavia il lavoro di Iachini aveva cominciato a seminare germogli nella testa di Commisso. Il 29 luglio la svolta. Dopo la vittoria per 4-0 sul Bologna, a sorpresa, Rocco comunica con una telefonata la conferma di Iachini.
Un breve estratto dal pezzo: "Tra i dirigenti era calato il gelo, nessuno aveva avuto la forza per ribattere. Pradè, che si era impegnato con Juric, aveva pensato per un attimo alle dimissioni. Il conto alla rovescia dell’esonero di Iachini è cominciato da quel momento. Molti giocatori hanno chiesto di andarsene."
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