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Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, commenta la vittoria della Fiorentina sul campo dell'Atalanta. Ecco le sue parole:
La Nazione
Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, commenta la vittoria della Fiorentina sul campo dell'Atalanta. Ecco le sue parole:
Dopo una gara inutile come il registro delle opposizioni, la Fiorentina chiude il suo oscillante campionato di nuovo ottava, con 60 punti che la riportano nell’Europa minore e, per la statistica, sono 4 in più dello scorso campionato. Bastano per promuoverla? Chissà. Perché la squadra in A ha fatto il compitino, niente più, arrivando dove era prevedibile dovesse arrivare. Le è mancato il guizzo in coppa ad alzarle la media. Ma le stagioni sono fatte anche di emozioni e di aspettative. E ripensare alla classifica di gennaio qualche rimpianto lo genera. Così, consegnarle una sufficienza risicata, un 6 meno meno, forse è un modo per mostrarle affetto. Con la certezza che più che i voti di fine stagione contino le ambizioni per la prossima. E questa è una squadra che ieri ha chiuso un ciclo triennale. Si riparte avvolti dalla nebbia dell’incognito. Avrà Commisso l’ambizione di dissiparla e spingere la squadra verso il mare aperto del calcio di alto bordo, o dovremmo rassegnarci al galleggiamento sotto costa? Ecco il dubbio di oggi.
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