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La Nazione
Chi ha espresso tutta la vicinanza al popolo viola dopo la scomparsa di Barone è stato Marco Benassi. L'ex calciatore della Fiorentina, legatissimo a Firenze, è stato intervistato dalla Nazione per ricordare il suo ex direttore generale. Il centrocampista, ad oggi svincolato, ha ricordato con schiettezza i momenti duri passati con Joe Barone:
Ho un grande rimpianto: già da due anni la Fiorentina non mi voleva più, ma finchè ero lì dentro non ho mai trovato il momento giusto per riuscire a parlare con Barone e chiedergli quale fosse il motivo o se c’era qualcosa che non andava. Si spieghi meglio? Venerdì scorso ho incontrato Joe mentre riprendevo i miei figli dopo il loro allenamento al Viola Park, abbiamo parlato cinque minuti del più e del meno, in maniera molto amichevole. Dopo la conversazione mi dissi: la prossima volta che lo incontro, visto che il mio sogno è sempre stato quello di chiudere la carriera a Firenze perché sento mia questa città, gli parlo e gli chiedo cosa fosse successo in passato, non fosse altro per dare me me stesso una spiegazione. Quel giorno non potrà più arrivare, ma continuerò sempre a sognare di poter tornare nella Fiorentina. Il rapporto con Barone? Ricordo benissimo quella volta che ci urlammo in maniera piuttosto accesa lo scorso gennaio. Ma per far capire che persona era Barone, il giorno dopo ci vedemmo al campo era come se non fosse successo niente, anzi mi chiese come stavano mia moglie e i miei figli. Sul lavoro a volte ci si scontra, ma Joe dimenticava tutto e il suo lato umano alla fine prevaleva sempre
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