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Batistuta/2: “Cassano mi fa tenerezza, non è mai cresciuto come persona”
La seconda parte della lunga intervista concessa da Gabriel Batistuta sulle colonne de La Nazione:
Gabriel confessa che da quando ha smesso sorride di più, è più rilassato. Per lui il calcio è stato un lavoro, bello ma con una grande responsabilità. La gente pagava per vederlo giocare: «non potevo permettermi che fosse solo un gioco, prendevo tutto sul serio e non avevo spazi per rilassarmi, apparivo duro». Antipatico, quindi…«Adesso sono decisamente più simpatico». Rifiuta per sé la categoria dell'avaro si considera una persona avara: «Se significa buttare via i soldi solo per fare contenti gli altri può darsi. Io mi sono guadagnato i miei soldi dal primo all’ultimo e li uso come pare a me. Poche volte compro qualcosa di cui non ho bisogno e quando ho bisogno non guardo il prezzo. Chiamatelo come volete».
Cassano (compagno nella Roma dello scudetto) ha detto che gli non stava affatto simpatico. Bati risponde così: «Essere considerato antipatico da Cassano mi sembra un bel complimento…Appena arrivato a Roma l’ho visto spaesato, non riusciva a ambientarsi, ho parlato con mia moglie, l’abbiamo portato a casa nostra e adesso sentire che parla così mi dispiace proprio. Mi fa tenerezza. Non ha approfittato della possibilità che gli ha dato il calcio per crescere come persona».
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