Giancarlo Antognoni ha parlato in una lunga intervista a Il Foglio. L'Unico 10 ha toccato tanti temi partendo dall'infanzia a tinte rossonere. Colori che sarebbero cambiati di lì a poco: "Mi hanno messo addosso una maglia, che aveva un colore diverso da quella del Milan. Il viola mi è entrato nell’anima e ci è rimasto per sempre. L’esordio nel campionato, che più conta per gli italiani, non solo non si scorda mai, ma è per sempre come se fosse accaduto ieri. Ricordo tutto". Giancarlo ripercorre le tappe della sua carriera, e la scelta di Firenze, all'inizio, fu dettata semplicemente dal riavvicinamento a Perugia. Una città che poi però gli è rimasta nel cuore: "Purtroppo con la Fiorentina ho vinto troppo poco, ma l’affetto di un’intera città non mi ha mai abbandonato. Poche vittorie sul campo, ma una, forse, più grande, al di fuori".
Il Foglio
Antognoni si racconta: “Costretto a lasciare ACF ma resto Viola per la vita”
Il no alla Juve e le tappe più importanti della carriera
LEGGI ANCHE
Antognoni prosegue poi: "Se ho rifiutato qualcuno nel corso degli anni? Mi hanno cercato insistentemente prima la Juventus nel settantotto e poi la Roma nell’ottanta. Ricordo che, dopo i mondiali in Argentina, la Juve mi voleva a tutti i costi. Alla fine, però, non se ne fece niente. Quanto alla Roma, andai direttamente da Dino Viola, ma rifiutai la sua offerta". L'Unico 10 ripercorre tutti i momenti più belli, ma anche quelli brutti, come gli scontri durissimi con Martina e con Pellegrini. Pochissimi rimpianti per il campione del Mondo: "Di aver vinto quasi nulla con la Fiorentina, di non aver giocato la Champions League e la finale dei mondiali dell’ottantadue". Impossibile, poi, non parlare del discusso scudetto dell'82, un giorno triste per tutti i Viola. La squadra, spiega, non giocò come doveva, ma il gol annullato era certamente buono.
Salto ai giorni nostri per Antognoni
Spazio, poi, anche per la storia recentissima, Antognoni spiega perché ha lasciato la dirigenza della Fiorentina: "I matrimoni si fanno in due. Sono stato costretto al divorzio dalla società, ma il mio matrimonio con la città e con i tifosi è inattaccabile. Io resterò viola per sempre e dalla Fiorentina non mi separerò mai". E adesso cosa farà Antognoni? L'ex Viola si dice soddisfatto di quanto fatto in carriera ma non gli dispiacerebbe affatto tornare in azzurro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA