Fino alla scorsa estate, quando rimane al Viola Park in attesa della chiamata. Non una a caso ma quella giusta, precisa, del Manchester United. Perché nel frattempo soltanto gli inglesi rimangono sulle sue tracce ma si aspettano unosconto dai viola. Non arriverà e soltanto la fortissima volontà del calciatore di lasciare Firenze a tutti i costi, indirizzerà la trattativa. Prestito oneroso da 10 milioni di euro per una stagione, più 20 milioni per il diritto di riscatto e altri 5 milioni di bonus inseriti nell’affare. Tutti soddisfatti, in primis il giocatore. Che saluta, vola a Manchester e si mette a disposizione del tecnico Erik ten Hag. Sistema di gioco 4-2-3-1, come in viola, col marocchino che si piazza davanti alla difesa in coppia con Eriksen.
Ma qualcosa non va secondo i suoi piani. Sofyan stecca alcune gare, perde anche i duelli fisici e il tecnico gli preferisce prima Casemiro e poi McTominay. Fino alla scelta dello scorso fine settimana, col tecnico che a sorpresa schiera Kobbie Manoo al posto di Amrabat. Classe 2005, prodotto dell’Accademia, all’esordio assoluto in prima squadra. Vittoria per tre a zero contro l’Everton e tabloid scatenati a supporto dell’inglese, autore secondo “The Sun” di una prova di grande maturità.«Mainoo è il giocatore che pensavamo fosse Amrabat » , scrivono in Inghilterra. E adesso il riscatto del marocchino si complica. Ma cosa accadrebbe in questo caso? La Fiorentina si era cautelata, prolungando il contratto fino al 2025 e prevedendo il mancato riscatto: se Amrabat dovesse tornare in viola a giugno, infatti, scatterebbe in automatico il prolungamento di un’altra stagione fino al 2026".
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