Batistuta? Mi ricordo il primo giorno che arrivò, facevamo il torello prima dell'allenamento e lui non sapeva stoppare il pallone. Gli passava sotto la suola e chiaramente noi compagni ci guardavamo interdetti. Poi però è stato incredibile vedere come giorno dopo giorno sia sempre migliorato, rimaneva sul campo più degli altri, le punizioni all'inizio non sapeva batterle e col tempo è diventato uno dei più grandi specialisti. Era un professionista incredibile, aveva la fame e la voglia di diventare un numero uno, con l'impegno, con il lavoro e la dedizione è diventato un campione".
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