Monti: “Con Belotti l’attacco è un’altra cosa. Pareggio? Non firmerei”

Il conduttore televisivo e grande tifoso viola, Gianfranco Monti, è intervenuto al Pentasport di Radio Bruno per parlare della sfida di questa sera della Fiorentina contro l'Atalanta in Coppa Italia:

Se c'è una squadra che in questo momento non avrei voluto incontrare, oltre all'Inter, è l'Atalanta. Però siamo qui, quindi andiamo a giocarci questa semifinale. Non sarà una partita semplice, non solo per noi, ma anche per loro. Non vedo l'ora che inizi la partita. La Fiorentina è altalenante e lo abbiamo visto bene contro il Milan. Dobbiamo imparare a sfruttare le occasioni, perché se ne creano. Adesso, in questo momento, deve venire fuori il vero valore della squadra. Non firmerei assolutamente per un pareggio. Belotti? Da quando c'è lui l'attacco è un'altra cosa. Grazie al suo movimento libera anche i suoi compagni, però è vero, deve vedere di più la porta. Quello che voglio dire è che non è Nzola. In vista di giugno è un giocatore che terrei, non per puntarci totalmente, ma per averlo. È evidente che manca qualcosa alla Fiorentina. I viola non sono molto lontani dall'Atalanta, ma loro a differenza nostra hanno quei quattro giocatori che sono veramente forti forti. Hanno un centrocampo e un attacco che fa paura. Il centrocampo della Fiorentina gira bene se Arthur è al massimo della condizione. Il tecnico dell'Atalanta ha avuto delle squadre importanti negli ultimi anni, ma non è riuscita ad alzare un trofeo. I viola arrivano da due finali perse. Però ha meritato di essere arrivata a quel punto, così come quest'anno. Sono due squadre che amano giocare a calcio, anche all'Atalanta piace giocare e come la Fiorentina concede in fase difensiva. Fine ciclo? La cosa che mi crea più dispiacere è che tutti danno per certo l'addio in estate di Italiano. C'è da capire chi potrebbe arrivare al suo posto. Mettendo anche il discorso dell'allenatore non sarà un'estate semplice per Pradè e Burdisso. Ci sarà da lavorare bene, facendo anche delle scelte importanti. La scelta dell'allenatore sarà lo specchio di quello che vuole diventare la Fiorentina e i nomi usciti fino a questo momento il salto di qualità non te lo fanno fare. Palladino, Aquilani e Gilardino sono tutta gente che non punta i piedi per avere un determinato giocatore, anche se bravissimi e di prospettiva, mentre uno come Sarri sì.

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