Nico e Arthur
—Nico sta bene fisicamente, è in grande crescita dopo un periodo non brillantissimo. Averlo in questa condizione è importante. Oggi mancava Ikoné, poteva essere una staffetta ma l'ho dovuto spremere. Erano anni che non faceva gol Arthur, sono felice per lui che è in crescita, spesso dopo il 60' calava e invece oggi è durato 80 minuti.
Gol subito
—La palla laterale l'abbiamo studiata, Djuric ha fatto tanti gol ultimamente. Ero convinto che potesse capitare, il Chino si è applicato ma che gli vuoi dire, quello è veramente troppo alto...
Il gol di Gonzalez
—Noi ci aspettavamo questo cambio di sistema del Monza e abbiamo cercato di spostarli per attaccare il lato debole. Ci siamo riusciti con la riaggressione, che spesso ricerchiamo. Spesso abbiamo vantaggi, a volte subiamo gol evitabili. Ci sono contromosse, rientrare velocemente, fare fallo tattico. Ma nel momento in cui la riconquistiamo arrivano i benefici.
Olympiakos
—La gara di ritorno con l'Aston Villa l'ho vista con pizza e coca davanti allo schermo. Se batte gli inglesi andata e ritorno vuol dire che ha qualità, ha un gran centravanti e sa chiudersi con sacrificio. Non è il loro stadio ma è la loro terra, mi immagino e potete immaginarvi cosa andremo a trovare. Ce la vogliamo giocare con tutte le armi che abbiamo a disposizione e con l'esperienza che abbiamo accumulato lo scorso anno, è un'occasione troppo ghiotta per portare finalmente un trofeo a Firenze.
Ancora la finale
—Ho fatto l'esempio dell'Atalanta, che va forte e continua a spingere, mostra entusiasmo e grande furore. Quello che deve accompagnare noi fino al 29, per ottenere quella gioia insieme a tutti i tifosi che non siamo riusciti a ottenere lo scorso anno. Dobbiamo cercare tutti di pensare a quella finale, troppo importante perché ne va delle nostre carriere e del nostro futuro. Consegnarlo a Firenze e metterlo in bacheca sarebbe importante, l'unico pensiero va lì.
Impegni
—Con tutte queste partite altro che coppie nei ruoli. Servono tripli giocatori. La fatica inizia a farsi sentire, saremo alla 54esima partita, l'anno scorso ne abbiamo fatte 60. Qualcosa di incredibile giocare ogni tre giorni con poche sedute di allenamento e poche energie. È bello girare l'Europa, affrontare squadre importanti, così come complicato e difficile. Abbiamo trovato la chiave per arrivare pronti alle partite. Stiamo bene, tutti hanno i minuti nelle gambe e tutti possono essere utili.
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