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Giorgetti: “Italiano? Adesso si può aprire una nuova porta”

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Angelo Giorgetti, al programma "Pentasport" di "Radio Bruno", così su Barone, Italiano, sul caso esterni e sulla partita contro Milan
Redazione VN

Angelo Giorgetti, ospite ai microfoni di Radio Bruno, nel programma Pentasport, parla così della nuova situazione dirigenziale viola e sulla sfida a Pioli e al Milan:

Barone era sempre presente e si occupava di tutto il mondo Fiorentina. La scelta del presidente di affidarsi ai suoi uomini più vicini, almeno fino a fine stagione, la reputo una scelta giusta. Magari cambiano anche le carte in tavola sul ruolo di Italiano. L'allenatore ha tanta ambizione e Commisso piò mettergli sul piatto un progetto con lui sempre più al centro. Fondamentali sono le 9 partite che mancano da qui a fine mese. Riprendendo una frase di Paulo Sousa: "Proprio nelle occasioni di difficoltà nascono le occasioni migliori". In questi scenari, a fronte anche del rilancio di Commisso nei suoi confronti, Italiano può esaltarsi. La squadra sarà, inevitabilmente, ridimensionata, tra prestiti vari e contratti in scadenza. Un nuovo banco di prova per Italiano? Ne ha superati tanti. Questa volta andiamo più sull'extra-tecnico. La squadra deve reagire caratterialmente e l'allenatore, oggi, è il nuovo punto di riferimento per la squadra. Sono cambiati anche, proprio, gli equilibri all'interno della Fiorentina. Il focus deve restare al campo. Pradè, in questo nuovo ruolo, ha più margine di parola. Barone gestiva sia il mercato, che la squadra. Se dovessi fare una previsione, sinceramente, non so come si possa muovere la Fiorentina a livello dirigenziale. Un nuovo Barone, sicuramente, non lo trovi. Una persona così, calata nel mondo Fiorentina, che, in un solo giorno, passa dalla gestione dei particolari al Viola Park, al rinnovo di Nico Gonzalez, è unica. Verso la sfida col Milan, mi sorge il ricordo di Pioli. E' stato un babbo nel disastro Astori, Italiano può essere più un fratello maggiore per i ragazzi. La Fiorentina, guardando la classifica, deve provare a vincere. A Firenze, arriva un Milan non in piena forma e, magari, questo forte sentimento condiviso può fare la differenza. La partita di sabato, sarà avvolta da tanti fattori esterni sentimentali. Spero che la Fiorentina possa entrare subito in partita. E' comunque difficile, perché i giocatori hanno vissuto giorni surreali. Col Milan è una chance ghiotta e, vincere, sarebbe stupendo sotto tantissimi aspetti. La Fiorentina ha acquisito anche tanta esperienza e saprà, comunque, affrontare ogni ostacolo da qui a giugno. Chi serve risponda all'appello? Gli esterni. Sottil e Ikonè hanno qualità, ma devono capire cosa vogliono fare da grandi. Potrebbe essere la loro ultima chance in ottica riconferma. Beltran? Il ragazzo, ricordiamo classe 2001, ha saputo sfruttare al massimo uno Nzola insufficiente. Ad oggi, non lo identifico in un ruolo specifico, sicuramente serve tra le linee. E' un ragazzo in costruzione ed ha tanti colpi in canna. Arrivato da seconda punta, si è dimostrato il jolly fondamentale della squadra. Tutta questa indecisone su di lui, può farlo diventare un giocatore che non sa né di carne né di pesce? I numeri parlano per lui. Beltran vede ed annusa la porta. Questa dote lo può portare lontano.


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