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Boquete avverte: “Il 5-0 con la Roma non ci demoralizza, in finale stupiremo”

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Tra sogni e speranze. Il presente il futuro del calcio femminile viola. L'intervista di Veronica Boquete a Radio Bruno
Redazione VN

Veronica Boquete, calciatrice della Fiorentina femminile, parla così in un'intervista esclusiva a Radio Bruno:

Non mi aspettavo tutta questa contribuzione al gol, non è la mia principale caratteristica, ma finché questo riesce ad aiutare la squadra, sono felice. Ho una carriera di alto livello; qui in Italia mi godo un altro modo di giocare, di vivere e di emozionarmi. In questi anni, ho visto un forte processo di crescita del calcio femminile in Italia; pensandoci, molto simile a quello spagnolo. Molte calciatrici sognano oggi di giocare in Italia e di questo dobbiamo ringraziare i club che hanno deciso di investire. Qui, il pensiero-comune ha, inizialmente, tarpato le ali a questo processo, ma oggi vedo un progetto in crescita. Serve una crescita congiunta e sostenibile delle istituzioni, delle federazioni e delle società. E' un calcio cresciuto molto dal punto di vista tecnico. Qua alla Fiorentina, nel Viola Park, permette a ragazze di 15-16 anni di allenarsi come delle vere e proprie professioniste. Nel 2015, ho ed abbiamo, in generale, iniziato una 'guerra' per lottare per i diritti del calcio femminile spagnolo. Questo, ad oggi, mi e ci ha dato ragione, anche se ha inciso in negativo sul mio rapporto con la nazionale. Ho perso le opportunità di giocare due mondiali e due europei, ma, come si sa, in una guerra perdono tutti.

Verso la finale di Coppa Italia, non abbiamo paura. Abbiamo fame, voglia di voler sovvertire ogni pronostico. In questo, sicuramente vinceremo. Dobbiamo fare quel che sappiamo fare, abbiamo dimostrato in più occasioni di essere competitivi. Il 5-0 recente contro la Roma non ci demoralizza. Nel primo tempo di quella partita, sotto 1-0, meritavamo di essere addirittura in vantaggio, giocando 45 minuti eccezionali. Chi toglierei alla Roma? Emanuela Giuliano. Ci sono tante altre calciatrici forti, ma lei è il vero cuore pulsante della squadra. Vincere un titolo che manca dal 2017 sarebbe stupendo per una società come la Fiorentina, sicuramente non una delle squadre abituate come altre a questi palcoscenici. Per festeggiare, farei pazzie: mi getterei dall'areo insieme alle mie compagne. Sul campionato, credo che, soprattutto nella prima parte, abbiamo fatto un campionato importante. Tante vittorie, tanti punti, tanto morale hanno aiutato a portare continuità. La Champions League è il giusto premio per i nostri sforzi. De la Fuente ha portato la passione argentina. Ha dato tanto focus alla fase difensiva, ma dandoci tanta libertà in attacco.


Sulla mia storia, ho iniziato cercando di imitare ciò che facevano mio fratello e mio padre (ex allenatore). Poi a 17 anni ero già fuori casa cercando di inseguire il mio sogno. La mia vera casa? Per calore, senza dubbio, Italia e Spagna su tutte. Poi negli USA, in Svezia e in Germania, mi sono sentita una vera professionista. Sogno nel cassetto? Vincere un trofeo in Italia e poi, chissà in una carriera da allenatrice.

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