Bocci: “Italiano? Farei un altro tentativo. Conta però la visione tecnica”

Ai microfoni dell'edizione odierna del "Pentasport" di Radio Bruno è intervenuto Alessandro Bocci:

Futuro? "La prima questione da risolvere è capire cosa vuole fare Rocco Commisso da giugno. Se come ha detto non vuole vendere la società, bisognerà capire che intenzioni ci siano in un nuovo progetto, senza Italiano. Al di là dei nomi che si fanno, un allenatore per arrivare alla Fiorentina vorrà avere un quadro chiaro. Per sapere quali saranno ambizioni e obiettivi del nuovo corso, prima ancora della scelte dei giocatori. Se la Fiorentina prendesse un allenatore giovane, il problema non è quanto squadra e società lo sostengano, ma quanto lo farebbe la piazza. Credo difficile che la gente possa accettare un passo indietro o un anno di assestamento. La piazza è esigente e sarebbe una stagione complicata da vivere".

Tra Palladino e Gilardino? "A me piacerebbe Sarri, ma ho già capito che non lo prendono. Andrei da Italiano e proverei a capire se c'è margine di allungare questo ciclo. Non si costringe nessuno a rimanere, ma ora che si è alle prese con un riassetto farei un tentativo".

Assetto societario? "Non riesco a capire, credo che una figura come Barone debba in qualche modo essere sostituita. Il problema non sono le competenze, ma la fiducia. Si tratta di trovare qualcuno a cui affidare le chiavi di casa, perché Commisso è dall'altra parte dell'oceano. Ha preso l'unica decisione di buon senso possibile al momento, che cosa possa succedere a fine stagione non lo so. Più che il tecnico conta la visione tecnica. Se arriva Gilardino e si compra un attaccante vero, è un conto. Se invece vendi Nico Gonzalez e porti qualcuno da meno, si parte subito col mugugno e l'allenatore lavora in condizioni meno favorevoli".

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