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Un mese e mezzo per dimostrare di essere da Fiorentina. Ma nel frattempo Piatek fa capolino

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Mister Prandelli testerà Vlahovic e Cutrone nel suo nuovo modulo. Poi, con l'apertura del mercato, la decisione sull'attacco della Fiorentina

Alessio Crociani

Con Kouamé dirottato sulla fascia e Ribery nel suo ruolo naturale, saranno Vlahovic e Cutrone a contendersi il posto di terminale offensivo nel 4-3-3 (o 4-2-3-1, LEGGI le ultime dal centro sportivo) di Prandelli. Almeno fino alla gara casalinga contro il Bologna, in programma per il 3 gennaio. Poi arriverà il mercato a far luce sulle idee del mister e della società per l'attacco viola. Un mese e mezzo abbondante per trovare la quadra, altrimenti si cercherà una soluzione altrove. Otto partite di campionato più una di Coppa Italia per dimostrare al nuovo tecnico di poter diventare quella lama affilata che alla Fiorentina manca ormai da troppo tempo. Riuscirà almeno uno tra Cutrone e Vlahovic a cancellare in così poco tempo l'ultimo anno vissuto tra poche luci e tante ombre?

La tradizione di Prandelli con gli attaccanti avuti a disposizione durante la sua carriera - fra tutti Toni, Balotelli e Piatek - lascia ben sperare, ma i miracoli sono prerogativa del mondo sacro, non degli allenatori. D'altra parte, il dubbio che il calcio di Iachini e le prestazioni sottotono di qualche interprete alle loro spalle non riuscissero ad esaltare le caratteristiche di Vlahovic e Cutrone c'è. E forse è più di un dubbio. In ogni caso non ci sono alternative, perché fino all'apertura delle trattative saranno forzatamente loro due a contendersi il ruolo di centravanti. Se poi a fine anno ci dovessero essere ancora dubbi sull'apporto dei due attaccanti viola nel presente, ecco che potrebbe davvero tornare di moda quel Krzysztof Piatek già vicino alla Fiorentina e con il quale, Prandelli, ha già dimostrato di avere una certa intesa.

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