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L’oscuro Pulgar, il mediano che crea e distrugge ma non ruba l’occhio

Pulgar, in campo non ruba l'occhio ma i numeri dicono che il suo apporto alla Fiorentina è decisivo

Stefano Rossi

Se qualcuno si aspettava di rivedere in lui David Pizarro ha sbagliato approccio. Sì, perché Pulgar e l'ex viola in comune hanno soltanto la cittadinanza cilena. Erick è un giocatore diverse, forse la definizione migliore per lui non è quella di regista ma di mediano dai piedi buoni. E' un giocatore che in mezzo al campo sa far girare il pallone ma allo stesso tempo morde le caviglie agli avversari per recuperarlo. I numeri della stagione che si è conclusa da poco raccontano bene la sua identità. Su tutti i gol e gli assist. Sette rigori realizzati su otto battuti, una freddezza che la dice lunga anche sul suo carattere. Schivo, ritroso ad esporsi e alle dichiarazioni. Qualcuno ricorda sue interviste oltre le parole nel giorno della sua presentazione? Appunto. Poi, dicevamo, ci sono gli assist. Sono sei quelli vincenti per i compagni di squadra. Ha una buona capacità di verticalizzazione che ha portato ad azioni da gol. Anche i dati della Lega Serie A raccontano l'utilità di questo giocatore che, non ruba l'occhio, ma incide più di quanto non sembri. Nell'ultima stagione ha realizzato 23 passaggi chiave, collocandosi al dodicesimo posto in questa speciale classifica di statistiche. Il cileno spicca anche per la copertura del campo: con 11.405 metri di media in 3.210 minuti giocati è il quinto in Serie A per chilometri percorsi in una gara.

Nelle ultime settimana sono circolate voci su una sua partenza, con il Betis Siviglia pronto a puntare su di lui (CLICCA QUI). Salvo clamorose novità, Pulgar resterà alla Fiorentina. Piace a Beppe Iachini e, come raccontato, ha dimostrato di incidere. E' chiaro che la prossima stagione dovrà essere quella della consacrazione, il momento in cui risultare anche più appariscente e magari determinante anche dalle punizioni che a Bologna in più di una circostanza ha trasformato in gol. Proprio i rossoblù si augurano il suo addio poiché vantano una percentuale sulla futura rivendita, ma la società viola ha le idee chiare. Semmai arriverà un altro centrocampista, magari stavolta davvero con qualità di regista. Quelle che Pulgar non ha e che è sbagliato aspettarsi quando lo si osserva col pallone fra i piedi.

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