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FLORENCE, ITALY - JANUARY 21: Christian Michael Kouakou Kouamé of ACF Fiorentina shows his dejection during the Serie A match between ACF Fiorentina and Torino FC at Stadio Artemio Franchi on January 21, 2023 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
L'attaccante della Fiorentina, Christian Kouamé, è stato intervistato dal quotidiano polacco Przeglad Sportowy, in vista della sfida di giovedì di Conference League contro il Lech Poznan. Di seguito le parole dell'ivoriano: "Sappiamo benissimo di avere davanti a noi un'occasione unica, una di quelle rarissime opportunità nella carriera calcistica. Bene, e quando la squadra riesce a raggiungere questo livello, allora devi provare a raggiungere la finale. Ci penso soprattutto quando si tratta della Conference League. Suonare in un cortile europeo è qualcosa di speciale. Siamo arrivati ai quarti di finale, da lì in poi può succedere di tutto, perché le squadre che lottano per il titolo hanno i loro punti di forza".
"In Conference League tutte le partite sono difficili, soprattutto quelle in trasferta. Lo abbiamo visto durante l'incontro in Turchia con il Sivasspor. Abbiamo avuto successo a Firenze, davanti al pubblico di casa, e poi la gara di ritorno si è rivelata davvero molto difficile. Alla fine abbiamo vinto, siamo passati ai quarti, ma è stata dura. Per questo dirò che devi rispettare Lech. A Poznań dobbiamo giocare al massimo per avere successo, non ci sono opzioni a questo livello".
"Penso che ci siano momenti nel calcio in cui una squadra si comporta bene in campo, fa quello che gli chiede l'allenatore, ma poi non riesce a vincere. Devi essere forte in quel momento. Penso che abbiamo avuto più successo nel tempo. Abbiamo sempre creato occasioni in porta, ma prima non potevamo sfruttarle e ora le facciamo. Penso che siamo più fiduciosi in quello che facciamo in campo. Non sto dicendo che una volta eravamo spaventati, ma direi che eravamo nervosi. Ora la situazione è ribaltata".
"Italiano è davvero molto importante. Cura ogni dettaglio, è ben preparato per la professione di formatore. L'inizio di stagione per noi non è stato positivo, ma lui ha sempre creduto nelle nostre capacità e di poter migliorare. E questo si è rivelato vero. Lavora per mantenere tutti concentrati. Inoltre, fa sentire tutti parte del gruppo. È grazie a lui".
"So che ci sono molti buoni giocatori nella squadra e tutti dobbiamo dare il massimo per cogliere le nostre possibilità. Io mi alleno con il massimo impegno, e poi il mister prenderà una decisione. Lavoro per essere sempre pronto a giocare".
"Si sapeva che al rientro in Italia dal Qatar fosse un po' stanco, ma in campo non si vedeva. Fa tanto per la squadra, non si ferma mai, ed è bravissimo a leggere le situazioni in campo".
"Firenze è casa mia e ho deciso di restare perché mi trovo benissimo qui. Inoltre, sì, dobbiamo vincere almeno uno di questi trofei in ogni modo possibile".
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