Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

news viola

Italiano: “Tre anni a Firenze indimenticabili. Futuro? Ecco quando parlerò”

Italiano: “Tre anni a Firenze indimenticabili. Futuro? Ecco quando parlerò” - immagine 1
Le parole di Vincenzo Italiano in conferenza stampa, dal finale di stagione in campionato e la partita importante di Conference League
Matteo Bardelli Redattore 

Le parole dell'allenatore della Fiorentina, Vincenzo Italiano, in conferenza stampa, direttamente dal Viola Park, durante il Media Day organizzato dall'UEFA. Queste le sue parole:

Situazione particolare, perché stiamo cercando di avere la concentrazione anche per la partita di domani. C'è bisogno di fare punti per aggiorna la nostra classifica, anche se siamo qui per parlare di Atene. Siamo ancora in finale. Abbiamo fatto un percorso in Europa di grande valore in questi due anni, riuscendo a lavorare sempre su tutti i fronti. Alzare un trofeo sarebbe un orgoglio per tutti. Adesso però testa a Cagliari, perché è importante, poi penseremo alla finale.


Ranieri e il finale di campionato?

—  

Saremo noi gli ultimi avversari della sua grandissima carriera. Sarò felice e contento di poterlo salutare. Dobbiamo fare come l'Atalanta, che è andata a Lecce a caccia di punti per blindare il suo posto in classifica. Questo dobbiamo fare noi domani contro il Cagliari. Cercheremo di concentrarci in maniera totale. Non possiamo staccare la spina, perché dobbiamo arrivare alla finale con la massima concentrazione.

La crescita personale?

—  

I tre anni qui a Firenze mi hanno lasciato tantissimo, chiaro che le vittorie non si dimenticano. Quello che è successo in precedenza non si dimentica, perché siamo andati oltre gli obiettivi iniziali. Qui abbiamo cercato sempre di andare oltre ogni previsione. Quest'anno dovevamo confermarci e ci siamo riusciti. Abbiamo la chance di riprenderci questa rivincita e daremo il massimo per avere la meglio. Lo scorso anno abbiamo sofferto tanto dopo le due finali perse. Dobbiamo andare oltre noi stessi. Devi essere concreto in queste partite per avere la meglio. Loro sono una grande squadra, che ha battuto l'Aston Villa. Arrivano con un entusiasmo alto e noi faremo lo stesso.

La partita di Cagliari e la finale?

—  

Ogni situazione deve farti pensare che sia la migliore per vincere. Questi sono i dettagli su cui lavorare per la finale. Dobbiamo ripetere quanto fatto con il Brugge, perché tutti sono scesi in campo con la voglia di arrivare in finale. Cagliari è una partita che dobbiamo disputare e sarà importante fare bene e trovare punti.

Sul ricordo del West Ham e le scelte per domani

—  

La partita del West Ham è andata. Se ripenso a quella partita ricordo di non averla giocata male. Abbiamo tenuto testa a una squadra forte, alla quale non abbiamo permesso di mettersi in mostra. A centrocampo avevano un giocatore oggi all'Arsenal al quale non abbiamo fatto fare una gran partita (Rice, ndr), ma due ingenuità non ci hanno permesso di gioire. Affrontare la partita con quella personalità, perché vedevo i ragazzi tranquilli e sereni, questo deve essere il filo conduttore anche ad Atene: prendere il pallino del gioco e sbagliare meno possibile. Voglio libertà e serenità nella testa. Su domani, ripeto: faremo di tutto per ottenere un risultato, vedremo chi è ancora non al 100% e chi sappiamo che è in grado di recuperare nelle gare ravvicinate o chi fa più fatica. Serve chi va al massimo della condizione, domani cercheremo il minutaggio giusto per tutti, per arrivare competitivi sull'aspetto fisico ad Atene. Fermo restando che abbiamo bisogno di fare punti, la classifica richiede massimo impegno e serietà.

Sui tifosi

—  

La gente di Firenze e l'atmosfera dello stadio mi fa percepire sempre grande responsabilità e abnegazione, perché la gente non sopporta perdere e vuole vedere sudare la maglia. C'è grande affetto e amore verso questa maglia. Questa sarà una cosa che mi porterò sicuramente dietro, che mi rimarrà nel cuore. Abbiamo una curva fantastica, ho avuto modo di vederla da esterno, ma è stato un privilegio viverla all'interno della società. Pressione? La percepiamo da soli, vogliamo vincere e ottenere questo risultato. Se non c'è pressione non c'è concentrazione verso una partita. Ben venga che ci sia, ma non deve metterci in difficoltà, ma darci una spinta in più verso il nostro obiettivo. Devo ringraziare i ragazzi, perché anche quest'anno hanno giocato quasi sessanta partite, ascoltando sempre il loro mister. Spero solo di poterli vedere festeggiare al termine della partita, perché se lo meritano.

Sui rigori

—  

Ogni rifinitura ci mettiamo a battere i rigori e oggi ne abbiamo approfittato. Si sono fermati in tanti a tirarli e visto che quest'anno non siamo stati perfetti, dobbiamo cercare di lavorare sodo per farci trovare pronti.

Sul futuro

—  

Non penso ad altro se non ad avere il massimo della concentrazione per questa partita. Siamo impegnati fino al 2 giugno e fino a quel momento non parlerò di altro. Dobbiamo solo pensare a queste ultime partite e fare del nostro meglio per ottenere il massimo.

Sulle condizioni fisiche della squadra

—  

Siamo al completo e arriviamo tutti al massimo delle condizioni. Oggi Biraghi ha preso una semplice botta, niente di particolare. Avere tutti a disposizione è un'enorme soddisfazione, perché avere tutti concentrati è la chiave per fare bene.

Italiano: “Tre anni a Firenze indimenticabili. Futuro? Ecco quando parlerò”- immagine 2