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Il menu delle opzioni: così la Fiorentina ha in mano parte del futuro

Barone Pradè
Uno specchietto che raggruppa tutti i giocatori relativamente vicini alla scadenza di contratto: quante opzioni davanti ai dirigenti gigliati
Redazione VN

Ce l'avete presente, no? Quel menu spesso a tendina attraverso il quale possiamo gestire i nostri dispositivi elettronici scegliendo le modalità a noi più congeniali. Ecco, la Fiorentina ha in un certo senso un menu del genere davanti a sé quando si tratta di visionare la lista dei contratti che ha fatto firmare ai componenti della rosa. Non tutti, è chiaro, hanno nel proprio accordo un prolungamento opzionale, ma tra quelli che scadono entro il 2025 ci sono delle situazioni che approfondiamo con l'ausilio della rassegna stampa e dei comunicati ufficiali della società viola.

Portieri e difesa

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Nell'ottobre del 2022, Pietro Terracciano ha rinnovato fino al 2025. Non si tratta di un versante prioritario, anche data l'età del titolare della porta viola. C'è poi Tommaso Vannucchi che scade anche lui nel 2025: per un eventuale prestito nell'estate del 2024 servirà rinnovarlo. Passando alla difesa, attenzione a Mina: il contratto è di un anno, ma allo scattare di un non precisato numero di presenze diventerà triennale; siamo lontani, anche perché un infortunio lo ha tenuto lontano dal campo nella parte iniziale della stagione. 2024 anche per Pierozzi, che purtroppo è stato frenato da un problema grave ed è stato scavalcato da Kayode: futuro da definire. Dalle Mura scade nel 2025, non sembra avere molte possibilità di farsi spazio, diversamente da Comuzzo che anche a causa dei vari infortuni ha trovato spazio: per lui contratto al 2025 con opzione di rinnovo. Invece Biraghi e Quarta, due elementi che si possono considerare titolari, scadono tra poco più di un anno e mezzo senza opzioni: una volta risolte le impellenze, sarà certamente il loro turno di sedersi al tavolo.


Centrocampo e attacco

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Mettiamo da parte Maxime Lopez e Arthur, prestiti con diritto di riscatto: per loro non c'è da trattare, basta un'azione per quanto dispendiosa, specie nel caso del brasiliano. Invece l'azione è opzionale quanto al prolungamento di Bonaventura, di fatto una formalità dato che scatta automaticamente alle 25 presenze e siamo già a 16. Ciò non toglie che un accordo possa essere raggiunto anche prima, data la centralità del numero 5 nella formazione di Italiano. Centralità che ha ritrovato Duncan e che a volte mantiene anche Kouamé: anche per loro vige l'opzione unilaterale, anche per loro la Fiorentina sta provando a valutare se ci siano i margini per un rinnovo a prescindere da essa. C'è poi il giovane Amatucci, per il quale vale lo stesso discorso di Duncan e Kouamé, ma un anno più tardi: 2025 con opzione di rinnovo. Castrovilli, invece, non doveva far parte di questa lista perché era già stato ceduto al Bournemouth: non ci sono molte possibilità di vedere rinnovato il suo contratto in scadenza nel 2024.

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