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G. Galli è certo: “La porta cambia, le mie ricette sul mercato. Delle due, una”

G. Galli è certo: “La porta cambia, le mie ricette sul mercato. Delle due, una” - immagine 1
Il commento sui temi di attualità in casa viola, dalle rotazioni di Italiano alla finale di Conference League contro il West Ham, passando per il mercato in porta
Redazione VN

L'ex portiere e dirigente della Fiorentina Giovanni Galli ha parlato a Lady Radio:

"La Fiorentina ha giocato bene contro l'Inter, questo mi fa pensare di poter vedere una prestazione positiva contro il West Ham, ma deve sbagliare meno dietro. Lo spettacolo ci piace, ma sapete quanto è bello sentire gli attaccanti dire che sono tranquilli perché se sbagliano un gol sono protetti dalla solidità difensiva?"


Italiano e i giovani

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"Se non si attinge al serbatoio delle giovanili come si fa a patrimonializzare una rosa? Cosa serve, che arrivino squalifiche e blocchi al mercato, o penalizzazioni come alla Juventus? Non bisogna avere remore, si lavora per la società e la società cresce con i suoi giovani".

Cerofolini

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"Mi fa molto piacere, è un ragazzo che è stato sfortunato con gli infortuni ma il suo contratto lungo gli ha dato una mano e lui è stato bravo a sfruttare l'occasione. A Sassuolo mi aspetto ancora lui, non c'è ragione per rischiare Terracciano. Il mercato? Le strade sono due: mi dicono che ci sono due ragazzini di grandi prospettive, Vannucchi e Martinelli. O pensi che uno di questi due sia un precoce, come Donnarumma, e lo aspetti un paio d'anni investendo su un altro giovane ma con un po' più di esperienza come Caprile o Turati, facendo un'operazione tecnica ed economica eccellente; oppure dai le chiavi della porta viola a uno come Vicario per 10 anni. Mamardashvili (del Valencia, ndr)? Non rientra nello scenario che ho in mente".

Aquilani

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"Ha dimostrato di essere un allenatore fra i top per il livello Primavera, anche se Fiorentina e Torino hanno le rose più vecchie in assoluto e questo è un vantaggio. Lui conosce la piazza, la tifoseria, è apprezzato, sembrerebbe naturale una promozione un giorno, ma siamo a Firenze, e Firenze è ambiziosa. Se fossi in Aquilani, pondererei con attenzione".

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