I ricordi di Malesani: “Edmundo triste se non giocava. Bati grande anche come uomo”

Alberto Malesani ha concesso una lunga intervista a Radio Serie A ripercorrendo la sua carriera, terminata nel 2020 con il ritiro dal mondo del calcio. L'ex allenatore è tornato ovviamente anche sull'esperienza vissuta con la Fiorentina, grazie alla quale approdò in Serie A nel 1997/98, ottenendo un quinto posto in campionato per poi salutare dopo appena una stagione e trasferirsi al Parma. Queste le sue parole:

Ho scoperto la Serie A a Firenze con la Fiorentina di Batistuta. Ho scoperto un altro mondo. La gestione fatta con il Chievo sarebbe attuale anche adesso, una gestione molto verticale, con un gruppo intero che riusciva a decidere. Nella gestione a grandi livelli invece ci sono molte più interferenze e la possibilità che solo uno decida. Cecchi Gori è un uomo buono, vulcanico, istintivo e con la voglia di andare controcorrente. Con Edmundo non ho mai litigato, l'ho visto molto triste per le mie decisioni di non farlo giocare. Una volta che si è ambientato, è stato importante per la mia carriera; ha contribuito con grandi campioni a creare un gruppo fantastico che ha creato un grande calcio. Auguro a tutti di avere un calciatore come Batistuta perché oltre a essere un grande calciatore è un grande uomo che ti da una mano enorme e non ti abbandona.

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